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Licenziato, il tribunale gli dà ragione e chiede all’azienda la riassunzione

Redazione
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LANCIANO - Il tribunale di Lanciano gli ha dato ragione ed ha deciso di reintegrarlo sul posto di lavoro ad un anno dal licenziamento. Si tratta di Mario Esposito, delegato sindacato sindacale Fiom, mandato a casa dalla Tasso SpA e ora rimesso al suo posto dai giudici di Lanciano.

“A nostro avviso - si legge in una nota della Fiom - Mario era stato licenziato semplicemente perché troppo bravo nello svolgere il suo lavoro sindacale. A questo proposito vogliamo ricordare che Esposito era stato licenziato pochi giorni dopo uno sciopero che sollevava una serie di problematiche inerenti la salute delle persone, i carichi di lavoro, il presunto non rispetto di alcune norme legislative in materia di sicurezza”.

La sentenza, raggiunta anche grazie al lavoro dell’avvocato della Cgil, Domenico Sciorra, ha ribadito che “con la giustizia italiana non si scherza, che le persone vanno rispettate proprio come va rispettata le Legge dello Stato Italiano. Inoltre - afferma ancora la Fiom - è stato precisato indirettamente che i lavoratori non possono essere offesi, che i sindacalisti non vanno considerati un peso di cui liberarsi, ma rappresentanti dei lavoratori con cui confrontarsi”.

Il Tribunale di Lanciano ha quindi condannato la Tasso a riassumere tempestivamente il lavoratore, a risarcirlo e, a pagare tutte le spese processuali. La Fiom ora attende l’immediato reintegro del lavoratore ed il pagamento di quanto previsto dalla sentenza. “Pertanto, - conclude la nota - la Tasso e chi l’ha mal consigliata,  farebbero bene a riconsiderare il modo di operare”. 

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