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Tonia Paolucci sul futuro del Renzetti: "dal PD solo strategie elettorali"

Redazione
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LANCIANO - “Forse martedì sapremo una volta per tutte, quale sarà il futuro dell’ospedale di Lanciano, sulla base dei parametri dettati dal decreto Lorenzin che la regione si appresta ad applicare anche in Abruzzo”.
Lo sottolinea Tonia Paolucci, candidato sindaco di Lanciano per la lista civica “Libertà in Azione”, intervenendo nel dibattito sul Renzetti, alla luce della seduta straordinaria del Consiglio regionale dedicata alla sanità, fissata per il 13 ottobre.

“Sono giorni – continua – che il PD cittadino annuncia che Lanciano avrà un ospedale di primo livello, sulla base di rassicurazioni arrivate direttamente dall’assessore regionale Silvio Paolucci, che ha partecipato a una riunione con il direttivo locale del partito. Il punto è che le stesse promesse l’assessore le ha fatte anche a Vasto e quindi nei conti c’è qualcosa che non torna. Per capirlo basta leggere i criteri di classificazione degli ospedali contenuti nel decreto del Ministro Lorenzin. Sono disponibili su internet e visibili a tutti, quindi non ci vuole molto per capire che quelle del PD sono solo strategie elettorali per creare consenso intorno al sindaco uscente. Il Decreto, - prosegue la Paolucci - infatti, stabilisce che per gli ospedali di primo livello (quelli intermedi tra i presidi di base e gli hub plurispecialistici) è necessario un bacino di utenza compreso tra 150mila e 300mila abitanti. In provincia di Chieti ci sono poco meno di 400mila residenti. Dunque, se Lanciano e Vasto avessero ciascuno un ospedale di primo livello, sarebbero ‘coperti’, ipotizzando il minimo previsto dalla norma, 300mila abitanti. E Chieti? E gli ospedali di Ortona, Atessa, Gissi? Tutti chiusi? Oppure Paolucci pensa di declassare il policlinico universitario teatino a presidio di base, sulla base degli abitanti residui?”

“Sicuramente ci verrà obiettato - spiega il candidato sindaco - che Chieti è destinato a diventare hub (con un bacino di 600mila utenti), ma anche a quel punto, e ancora di più, non ci sarebbe spazio per due ospedali di primo livello a Lanciano e Vasto”.

Per Tonia Paolucci la realtà è un’altra e non è difficile ipotizzarla, perché è scritta nelle tabelle ministeriali. “Avremo sì un ospedale di primo livello – continua il candidato sindaco – ma in condominio con Vasto e con reparti dislocati in parte al Renzetti e in parte al San Pio. Vale a dire che il nostro resterà un ospedale a metà, con tutte le conseguenze per l’assistenza sanitaria ai cittadini del Frentano e del Sangro, che a quel punto si rivolgeranno in massa al policlinico di Chieti, svuotando ulteriormente la città”.

E la Paolucci chiude rivolgendo un appello al sindaco Mario Pupillo e al segretario del PD Leo Marongiu. “Smentiscano questa mia ipotesi – conclude – anche se sono sicura che si guarderanno bene dal farlo. Le tabelle sono lì e i numeri nemmeno il PD può piegarli in base alla propria propaganda”.

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