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L'opposizione al segretario Pd: "Marongiu ha perso l'occasione per tacere"

Non si placano le polemiche tra maggioranza e minoranza, dopo l'approvazione del bilancio consuntivo.

Redazione
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LANCIANO  - “Non solo non ha titolo alcuno per inveire contro l’opposizione che fa solo il suo dovere allorquando denuncia il degrado politico amministrativo al quale costringe la città, ma la dovrebbe ringraziare e prendere atto dell’incapacità del suo assessore di riferimento ponendovi rimedio”. Così i consiglieri di opposizione rispondono al segretario cittadino Pd Leo Marongiu che li aveva accusati a seguito delle dichiarazioni contro l’assessore alle finanze Valentino Di Campli.

L’opposizione siede in consiglio per volontà del 52% del popolo lancianese - si legge nella nota dei consiglieri - e non permette a nessuno, si sottolinea a nessuno, di offendere una percentuale così alta di cittadini, che ha dato ad essa fiducia, percentuale che oggi, dopo il malgoverno a tutti noto, è notevolmente più alta”.
“Mentre è evidente come l’assessore Di Campli che non è stato eletto e trova in Marongiu il suo protettore può benissimo permettersi di non sapere quanto doverosamente dovrebbe nel rispetto della città, dove comunque non vive nemmeno, e questo la dice tutta. - proseguono dall’opposizione - Il consigliere PD fa bene a godere della convinzione di un bilancio ben fatto che esiste solo nella sua mente. All’opposizione è chiaro l’esatto contrario per cui compatta ha detto no con il suo voto negativo ad ogni azione posta in essere dall’amministrazione Pupillo e portata in consiglio con il consuntivo. Il no determinato, oltretutto, dalle gravissime irregolarità amministrative segnalate dal referto dei revisori dei conti. Tale documento è stato inviato in data 17 febbraio 2015 al presidente del consiglio comunale e portato a conoscenza dei consiglieri comunali di opposizione addirittura dopo 4 mesi”.

“Sarebbe stato opportuno - concludono i consiglieri di opposizione - che in sede di consuntivo ogni assessore  avesse relazionato sul raggiungimento dei propri obiettivi. Ma il loro assordante silenzio e le pesanti e reiterate assenze, hanno dimostrato come avviene da quattro anni a questa parte la totale mancanza di idee e progetti chiari per la città. Gli unici progetti realizzati o invia di realizzazione sono solo quelli ereditati.
Inoltre si evidenzia  che il consiglio comunale si è interrotto per la mancanza del numero legale, causata  dall’assenza premeditata di diversi consiglieri di maggioranza.
Questa, il consigliere comunale Marongiu, come la giustifica: frizioni nel centro sinistra?”.
E in conclusione chiedono “fatti, non parole”.

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