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Ipotesi di delocalizzazione del nuovo Ospedale

D'Ortona critica i metodi dell'amministrazione Pupillo

La Redazione
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LANCIANO. E’ di ieri la notizia che l’amministrazione comunale di Lanciano, dopo aver per mesi ostacolato qualunque proposta alternativa a quella dell’attuale sito per realizzare il nuovo ospedale di Lanciano, si è detta d’accordo, come ipotesi subordinata, con la delocalizzazione a Villa Martelli. Al proposito interviene il capogruppo del Pdl, Manlio D’Ortona, che da settimane chiede decisioni concrete e stigmatizza il ritardo con il quale si sta arrivando alla definizione dell’iter di realizzazione del nuovo ospedale. “Ben venga – commenta D’Ortona – il ripensamento da parte dell’esecutivo Pupillo, che va nella direzione di offrire non alla Asl o alla Regione, ma a tutti i cittadini di Lanciano e del comprensorio, una possibilità concreta per realizzare il nuovo ospedale. Come opposizione e quindi componenti dell’amministrazione comunale – aggiunge Manlio D’Ortona – si può prendere in considerazione l’opzione paventata, cioè la localizzazione del nuovo ospedale a Villa Martelli, se si dimostra la fattibilità tecnica e finanziaria del sito; in ogni caso perché non valutare anche altre ipotesi? L’eventuale delocalizzazione a Sant’Onofrio, per esempio, non implica necessariamente la realizzazione del sito a Cerratina, come loro hanno sostenuto in conferenza stampa. Ci sono altre aree che potrebbero essere prese in considerazione, più a ridosso del centro abitato di Sant’Onofrio, o verso Villa Elce o, ancora, la zona industriale di Marcianese. Perché l’amministrazione comunale non prende in considerazione anche queste opzioni alternative? Viene da pensare – sottolinea il capogruppo del Pdl – che l’atteggiamento dell’esecutivo Pupillo sia pretestuoso, e sia spinto più da motivazioni politiche che altro, perché ritiene che il centrodestra non possa sostenere ipotesi alternative per le politiche di territorio. Sembra quasi che Pupillo e la sua maggioranza diano un’opzione che sia solo di contrapposizione a quelle finora prospettate da Regione e Asl. Un Comune guida, che aspira ad essere punto di riferimento per il comprensorio, cerca il dialogo, promuove il confronto e poi, come è giusto che sia, fa una sua sintesi, anche in maniera autonoma. Da parte del Comune di Lanciano è mancato proprio questo: la capacità di confrontarsi con il territorio e le istituzioni, e poi decidere in una posizione di ruolo guida”. Manlio D’Ortona critica il metodo usato da Pupillo e il ritardo con il quale si è arrivati a questa posizione, senza considerare che siamo ancora sul piano delle proposte e dei dibattiti e non dei progetti concreti: “E’ passato oltre un mese e mezzo dal Consiglio comunale straordinario – ricorda D’Ortona – nel quale si era deciso di convocare con urgenza un tavolo di concertazione per discutere del problema; un tavolo nel quale l’amministrazione avesse un ruolo guida, proprio perché la decisione di dove realizzare il nuovo Renzetti è di sua competenza. Ma Pupillo e la sua maggioranza – incalza il capogruppo del Pdl – non hanno ancora attivato il tavolo e anzi hanno rifiutato l’invito del manager della Asl Zavattaro, che aveva convocato l’assemblea dei sindaci del territorio. Anche rispetto alla proposta della localizzazione a Villa Martelli – aggiunge Manlio D’Ortona – va sottolineato che sarebbe stato il caso di discuterne nei tavoli appropriati e con tutti gli interlocutori (perché no anche con l’opposizione) anziché parlarne nel corso di una conferenza stampa”. Manlio D’Ortona torna poi a suonare l’allarme rispetto al ritardo con il quale si rischia di portare una proposta al ministero, ritardo che potrebbe anche comportare la perdita del finanziamento dell’ex articolo 20. “Visto che l’esecutivo Pupillo ha detto di voler agire nell’interesse dei cittadini e di non volersi assumere la responsabilità di perdere i fondi per il nuovo ospedale – afferma Manlio D’Ortona – perché non ha valutato sin dall’inizio altre proposte, e l’ha fatto solo ieri? Perché non ha preso neanche in considerazione i siti alternativi che erano stati indicati ed eventualmente dimostrato la non adeguatezza di alcuni di essi? Il tavolo di concertazione che chiediamo da più di un mese serviva proprio a questo, cioè a porre sul tavolo della discussione le diverse proposte di localizzazione (compresa quella della realizzazione del nuovo ospedale sul sito del vecchio) e poi decidere con serenità e attraverso un confronto costruttivo la soluzione migliore in termini di fattibilità tecnica e finanziaria. L’amministrazione Pupillo – conclude D’Ortona – ha perso tempo prezioso e speriamo che a pagarne le conseguenze non siano i cittadini che aspettano un nuovo ospedale con servizi sanitari efficienti e la capacità di soddisfare la richiesta di salute di un intero territorio. Speriamo che questo – conclude D’Ortona – serva da monito e che d’ora in poi non si perda più tempo e si arrivi a una soluzione definitiva e concreta, anche con il contributo dell’opposizione, se Pupillo e la sua maggioranza decideranno di avvalersene”.
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