Il polo fieristico regionale, da anni in grave deficit, sta faticosamente risalendo e per la prima volta diminuisce il divario abissale fra crediti e debiti. Questo emerge dal bilancio di previsione, votato all’unanimità, primo atto ufficiale sotto la guida del neo presidente Franco Ferrante. Gli ammanchi dell’ente si aggirano attorno ai 600mila euro, mentre i crediti invece ammontano a 350mila euro. A questo bisogna aggiungere somme di qualche espositore che deve saldare ancora il conto di manifestazioni passate. Sono inoltre stati fissati gli impegni del Consorzio per il prossimo anno e segnalate le manifestazioni che non decollano. Tra le manifestazioni, la migliore in termini economici è la fiera dell’Agricoltura, che ha chiuso in attivo. Le altre o sfiorano il pareggio o sono leggermente in perdita. Se gli enti soci pagheranno come previsto le loro quote per il ripianamento del bilancio, si potrà cominciare a tirare un sospiro di sollievo. E’ fondamentale, infatti, che i soci istituzionali mantengano l’impegno preso con l’ente. Da anni infatti Regione, Provincia e Comune non versano nulla e questo ha causato danni, a tal punto che solo con 150mila euro da parte di una legge regionale, si sono potute pagare alcune mensilità dei dipendenti senza stipendio da giugno. Intanto per il prossimo anno saranno risparmiati 40mila euro, grazie alla politica di rigore attuata per uscire dalla grave situazione.