Martedì 8 novembre, il consiglio regionale si riunirà per discutere l’abolizione prevista dalla finanziaria dei tribunali non sedi di capoluogo di Provincia, ossia Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano. La seduta straordinaria, voluta sia da esponenti del centrodestra, fatta eccezione per il Pdl, sia da quelli di centrosinistra, è stata chiesta dal consigliere regionale dei Verdi, Walter Caporale e convocata in tempi brevi dal Presidente dell’assemblea civica regionale, Nazario Pagano.
Secondo Walter Caporale bisogna assumere tutte le iniziative possibili presso il governo per scongiurare la soppressione di tribunali ingiustamente definiti minori. Infatti non è giusto che si riconosca soltanto ai capoluoghi di Provincia la facoltà di essere sede di tribunale e non si tenga conto della ripartizione geografica del territorio che in Abruzzo comporterebbe la presenza di due soli grandi tribunali, Chieti e Pescara, a una decina di chilometri di distanza e un grande vuoto nella parte meridionale.
Bisogna riorganizzare gli uffici giudiziari, a patto però che il servizio giustizia sia assicurato a tutti. I tribunali minori sono efficienti e assicurano i giudizi in tempi rapidi. La loro soppressione comporterebbe costi maggiori e il protrarsi interminabile di processi.