POGGIOFIORITO - C’è preoccupazione tra i dipendenti della Carraro, azienda di Poggiofiorito che produce componentistica per mezzi agricoli, principalmente ingranaggi e differenziali.
Nei giorni scorsi, a Campodarsego (Padova), si è svolto un incontro per definire un percorso che possa consentire all’azienda, che conta siti produttivi in Italia, Europa dell’est ed Asia, di rientrare con l’esposizione bancaria. La Carraro è, infatti, fortemente indebitata e si rende necessario ridurre i livelli di questi debiti.
In occasione dell’incontro, i responsabili dell’azienda hanno annunciato la volontà di chiudere il sito produttivo di Gorizia, ma non hanno chiarito il ruolo industriale del sito di Poggiofiorito. Ed a preoccupare sindacati e dipendenti, non c’è solo la chiusura di Gorizia, ma anche la totale mancanza di un’idea industriale complessiva.
“Per queste ragioni - si legge in una nota dei sindacati Fim, Fiom - nel significare alla direzione aziendale la nostra contrarietà alla chiusura di Gorizia e nel pretendere l’avvio di una discussione complessiva riguardante tutto il gruppo, si è deciso di proclamare quattro ore di sciopero che coinvolge tutte le fabbriche presenti in Italia”.
Le lavoratrici ed i lavoratori di Poggiofiorito, come sempre, daranno il loro contributo pur senza smettere di lottare per impedire che eventuali piani sociali possano lasciare senza lavoro tanta gente che, tra l’altro, tanto ha dato nel corso di questi anni.
Oggi è una importante giornata di lotta, l’occasione per mandare un messaggio durissimo alla direzione Carraro: “i posti di lavoro non si toccano e lotteremo duramente per rafforzare tutti i siti presenti nel panorama Carraro”, concludono i dipendenti.