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Negri Sud: "la politica, di ogni colore, ha fallito"

Consentire ai dipendenti di accedere ai propri crediti e un percorso nuovo per salvare le professionalità esistenti, le priorità dei sindacati.

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SANTA MARIA IMBARO - “Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo sindacale di tutela dei lavoratori nonostante la situazione”. Così Sergio Aliprandi, sindacalista Cgil, ha commentato la situazione del Mario Negri Sud, dopo la conferenza stampa e la riunione con i dipendenti di questa mattina.

Sono molti i punti toccati da Aliprandi, raggiunto al telefono dalla nostra redazione, dopo la chiusura del centro di venerdì scorso.

“Innanzitutto, gli esposti che abbiamo presentato alla procura della Repubblica non sono stati archiviati, quindi presumiamo ci sia un interesse d’indagine. Ciò che ci interessa capire - ha affermato il responsabile sindacale - è la legittimità della trasformazione del consorzio in fondazione e le modalità di richiesta di spostare ogni attività, dalla fondazione, alla fondazione onlus”. E gli stessi dubbi sul passaggio allo status di fondazione erano stati avanzati già da un po’.

Per quanto riguarda la politica, invece, la delusione e la rabbia sono le principali protagoniste.

“La politica, di ogni colore, ha fallito e deve assumersi la responsabilità di questo fallimento di gestione e soprattutto della perdita di un’occasione così importante come questa”. Con la chiusura dei cancelli del Mario Negri assistiamo, infatti, alla fine della ricerca in Abruzzo e nel centro sud. Di una ricerca che, da quasi 30 anni, aveva dato lustro al nostro territorio proprio grazie a quelle professionalità che oggi protestano di fronte i cancelli e si trovano a vivere nell’incertezza di un futuro dai contorni sfocati.

E vengono rimandate al mittente le accuse mosse dall’ex governatore Gianni Chiodi su presunte responsabilità sindacale sulla fine del Negri Sud.

“Ci auguriamo che la chiusura definitiva e la procedura di liquidazione ci siano presto - ha detto ancora Aliprandi - così, si spera, i lavoratori potranno accedere altrettanto presto ai propri crediti. E nello stesso tempo, abbiamo chiesto al vicepresidente regionale Giovanni Lolli, persona sensibile all’argomento, di organizzare un tavolo istituzionale, anche con gli ormai ex commissari straordinari per trovare insieme un percorso nuovo per non perdere tutte quelle professionalità, altamente specializzate, che hanno dato lustro al centro di ricerca”.

“La nostra priorità è continuare a tutelare i lavoratori con la serietà di sempre - ha concluso Sergio Aliprandi - restano però il problema del futuro, sempre più incerto, e di una politica che torni ad essere credibile”.

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