Ha demolito il vecchio sistema sanitario senza costruire il nuovo, ha eliminato i servizi, ha chiuso i piccoli ospedali e ridimensionato quelli di Lanciano e Vasto, ha fatto crescere le liste di attesa per esami e ricoveri, non ha concertato le scelte con i sindaci e il territorio.
In poche parole, un disastro! Così è stato definito l’operato del direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro. L’assemblea dei sindaci della Asl Chieti, convocata dal presidente Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, per valutare l’operato di Zavattaro, come previsto dalla Regione, boccia il manager, riconfermando il giudizio negativo che già il Comitato ristretto aveva espresso il 30 luglio scorso.
In bilico quindi la poltrona di Zavattaro, in attesa della decisione finale della Regione, cui spetta il compito di decidere se riconfermarlo o meno, anche se secondo la legge, esistono già i termini per uno scioglimento del suo incarico.
Questo l’esito della votazione con i 37 presenti e 35 il numero minimo per la validità della seduta: 31 no, 2 a favore di Zavattaro (Castelfrentano e Paglieta), 4 astenuti (Chieti, Tollo, Villa Santa Maria e Mozzagrogna).
Il voto è un evidente segnale di sfiducia verso la politica sanitaria di centrodestra.