Divampato alle 4:30 di ieri mattina in località Cavalluccio a Fossacesia, l’incendio, di sospetta matrice dolosa, è uno dei più gravi che si siano verificati nell’estate 2011. Le fiamme hanno incenerito e divorato dieci ettari di macchia mediterranea, colpendo quella che è chiamato la Costa dei Trabocchi, tratto di costa oggi famoso in tutta Italia per la sua bellezza naturalistica e per la sua straordinaria eterogeneità grazie al fatto che ognuno dei Paesi che si affaccia su questo tratto del litorale dell’adriatico è riuscito a mantenere intatte le proprie caratteristiche e tradizioni.
Intervenuti immediatamente sul posto, i vigili del fuoco in collaborazione con gli agenti del Corpo Forestale sono riusciti a circoscrivere l’incendio solo in tarda mattinata grazie soprattutto alla perfetta macchina d’intervento allestita anche con l’intervento della Prefettura di Chieti.
Il rogo, su cui stanno già indagando i carabinieri di Fossacesia, ha tenuto a lungo col fiato sospeso gli abitanti della zona, spaventati dal fatto che le fiamme potessero lambire case e abitazioni. Ci sono voluti il duro lavoro di nove squadre dei pompieri, giunti in distaccamento da tutta la provincia di Chieti e i continui lanci di acqua da un Canadair decollato da Ciampino (Roma) per evitare guai ulteriori alla popolazione. Tutto questo mentre l’Anas chiudeva a scopo precauzionale il tratto di strada interessato dall’incendio, lungo la statale 16 dalle 8 del mattino fino alle 10:30.
Ingenti i danni al patrimonio arboreo e paesaggistico per uno dei tratti di costa italiani più belli e caratteristici. Tutto questo proprio nel giorno in cui a Roma, al Ministero dell’Ambiente, si discute della perimetrazione e circoscrizione del Parco della Costa Teatina dei Trabocchi.