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Leggera ripresa per la Honda: nel 2015 produzione in crescita e nuove assunzioni

Redazione
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Si è svolto ieri mattina presso lo stabilimento Honda di Atessa un incontro tra le organizzazioni sindacali (Fim, Fiom, Uilm), Confindustria e i massimi dirigenti della Honda. Obiettivo: verificare l’andamento dell’azienda sia dal punto di vista produttivo sia da quello finanziario.

Dalla discussione, è emersa una leggerissima ripresa del mercato, seppur in un contesto italiano e globale ancora difficile, che ha permesso alla Honda di invertire una tendenza negativa con un piccolo segno positivo, che fa trasparire ottimismo per il futuro, anche grazie al lavoro che il management italiano sta svolgendo per ridare competitività al sito produttivo di Atessa.

I modelli SH 125, SH 150 ed SH300 si confermano il fiore all’occhiello all’interno dello scenario produttivo di Atessa. Nello scenario italiano complessivo, i tre modelli contano per il 12% delle vendite della moto contro il 2% di altre case produttrici importanti.

Ottimismo traspare anche sul piano finanziario. L’azienda ha confermato la volontà e la possibilità di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016, obiettivo stabilito due anni fa con la sottoscrizione del Piano industriale condiviso in sede ministeriale e, non di facile raggiungimento.

Nell’anno fiscale che va dal 1° aprile 2014 al 31 marzo 2015, saranno prodotte 70.000 moto, numeri importanti che vanno affiancati dalle numerose attività che la Honda sta svolgendo al di fuori della normale produzione della moto,  con il chiaro obiettivo di saturare al massimo il sistema produttivo ed occupazionale.

Grazie anche alla crescita dei volumi, che porterà in azienda circa 7.000 moto in più rispetto alle previsioni, da realizzare in primavera 2015, la Honda conta di affiancare ai 359 occupati attuali, 108 lavoratori cosiddetti stagionali (coloro che avevano accettato la mobilità dietro l’impegno dell’azienda ad essere reinseriti con un criterio di stagionalità). Inoltre, è emersa l’esigenza di ulteriori 36 nuovi ingressi, che saranno individuati tra i mobilitati a lungo termine.

Altra novità emersa dall’incontro è la decisione di riattivare il reparto di fonderia fermo ormai da anni, per favorire il recupero di attività dismesse all’epoca considerate non convenienti e che oggi tornano in vita anche grazie alla diversificazione del prodotto.

“Il giudizio della Fiom – sottolinea il segretario generale Fiom Davide Labbrozzi - è moderatamente positivo, la strada è in salita, la crisi è devastante, ma l’impegno dell’azienda e dei lavoratori potrà consentire a questo sito di rifarsi. I lavoratori hanno dato disponibilità massima al fine di ridare uno slancio produttivo alla Honda di Atessa.”

“Va ricordato – prosegue Labbrozzi - che il piano industriale ha prodotto una condizione di grande sofferenza, in tanti hanno perso il lavoro totalmente, c’è chi lo ha perso in maniera parziale (stagionali), tutti, stagionali e non, hanno perso un pezzo di salario; il sistema lavoro ha perso la serenità necessaria per vivere una condizione di tranquillità, cosa necessaria per vivere bene il proprio rapporto di lavoro. Agli uomini ed alle donne dallo stabilimento atessano va riconosciuto l’impegno straordinario profuso in questi anni, anche e soprattutto grazie ai loro sacrifici è possibile parlare di possibile rilancio dello stabilimento.”

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