LANCIANO - Il consiglio comunale straordinario di ieri sulla Sangritana ha approvato all’unanimità un documento in cui si propone che sia la Sangritana, società in attivo che gode di ottima salute, ad inglobare GTM e Arpa. Ma la presenza del sottosegretario Camillo D’Alessandro, dell’assessore Silvio Paolucci e dei consiglieri Alessio Monaco e Mauro Febbo, oltre al presidente della Sangritana Pasquale Di Nardo, non ha fugato i dubbi dei politici frentani ma, anzi, ha scatenato altre polemiche.
“La verità è emersa con chiarezza - ha dichiarato Pino Valente a margine del consiglio - questa accelerazione al processo di fusione sta avvenendo per salvare Arpa che da ben cinque anni ha bilanci in perdita, con il capitale sociale azzerato e da ricostituire per garantirne l’operatività”. “Come purtroppo avevamo anticipato - ha proseguito il vicesindaco - la Regione Abruzzo vuole ricapitalizzare Arpa con le azioni di Sangritana e Gtm. Non so cosa abbia da esultare Camillo D'Alessandro che ha sempre negato la realtà. Si è partiti dal tetto senza aver costruito le fondamenta, non c'è un solo straccio di piano industriale che vada a corroborare una riforma storica ma che ha piedi d'argilla considerata l'assenza di analisi specifiche”. “Le nostre posizioni vengono rafforzate e continueremo questa nostra battaglia di giustizia per questo nostro territorio depredato prima dal centrodestra ed ora dal centrosinistra - ha concluso Pino Valente - è bene però precisare che le decisioni vengono prese in consiglio regionale non certo a Lanciano. Ed in Regione purtroppo non abbiamo rappresentanti che possono far valere le ragioni del nostro territorio”.
Dall’opposizione, i gruppi “Con Bozza Sindaco", UDC e Gruppo Misto si dicono soddisfatti per il documento venuto fuori dal consiglio comunale ma, oltre a rafforzare il pensiero che debba essere la Sangritana ad incorporare le altre due, portando a termine “un’operazione che riuscirebbe a cogliere anche l'obiettivo di riequilibrare l'assetto territoriale, garantendo la permanenza di una storica realtà locale su un territorio, quello frentano e della Val di Sangro, piuttosto che continuare ad accentrare tutto nell'area Chieti-Pescara” fa delle richieste specifiche al sindaco Pupillo ed alla sua maggioranza. “Chiediamo - si legge in una nota congiunta - che il sindaco si attivi nei confronti della Giunta regionale affinché alla Sangritana siano assegnati ulteriori chilometri di TPL su ferro, venga riconosciuta la progettualità prodotta dalla FAS e finanziati i progetti immediatamente cantierabili. Chiediamo ancora che si conservi la denominazione Ferrovia Adriatico Sangritana divenuta un marchio importante sul mercato e che ha acquisito valore e che si avvii un tavolo istituzionale con i Presidenti delle Regioni Marche e Molise, che non hanno una propria impresa ferroviaria, affinché si verifichino le possibilità di rendere Ferrovia Adriatico Sangritana vettore unico su ferro della macro regione adriatica”.
"Se per essere competitivi occorre una società unica dei trasporti, con quale criterio si è stabilito di procedere per incorporazione per fusione? - si è chiesto il capogruppo di Forza Italia Manlio D'Ortona - Perché la società che incorpora le altre due è Arpa Spa? E perché allora la società unica regionale non può essere la Sangritana? Come salvare la Sangritana dunque? - ha concluso Manlio D’Ortona - Facendo in modo che sia la Sangritana spa ad inglobare ARPA spa e GTM spa e diventare il punto di riferimento di questa rivoluzione nel settore dei trasporti pubblici locali. Può farlo per situazione patrimoniale, competenze e storia. E questa operazione consentirebbe di risolvere anche I problemi strutturali dell’ARPA spa. Questa è l’unica via per ridare speranza e futuro. Vedremo se in Regione ci daranno ascolto”.