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Di Fonzo al Pdl: corro da solo

L'ex assessore regionale smorza Di Stefano: «Resto con la mia lista civica»

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«Ho maturato la scelta di candidarmi a sindaco con una lista civica almeno un paio di mesi fa. Mi dispiace, ma non torno nel centrodestra». Così Donato Di Fonzo spegne sul nascere l'appello del senatore Fabrizio Di Stefano (Pdl), per un riavvicinamento dell'ex assessore regionale nel cartello della coalizione. Troppo forte la frattura con il sindaco uscente Filippo Paolini, coordinatore cittadino del Pdl, sulla conduzione della Fiera, quando di Fonzo era presidente dell'ente. Troppo fresche le ferite prodotte da quello strappo: il sindaco che rimuove Di Fonzo dal gradino più alto del consiglio di amministrazione della Fiera, Di Fonzo che ricorre al Tar, i giudici amministrativo che respingono la richiesta di sospensiva. E poi Di Fonzo, in tempi non sospetti, ambiva alla candidatura a sindaco dell'intero schieramento del Pdl, ma le sgomitate e le resistenze, da più parti, sono state insuperabili. Ed eccolo qui, Di Fonzo, pronto a correre da solo e a rinunciare alla proposta del Pdl. «L'amico Donato sconta qualche nostra incapacità complessiva», ha detto sabato Di Stefano nel corso della presentazione del candidato sindaco del Pdl, l'assessore uscente Ermando Bozza, «ma credo che si possa trovare ancora qualche punto d'incontro: non c'è futuro al di fuori di una logica di squadra e di partito». «Ringrazio il senatore Di Stefano per la proposta avanzata», replica il candidato sindaco della lista civica "Lanciano nel cuore", «mi fa piacere, ma credo fermamente nelle liste civiche e vado avanti per la mia strada. Rispetto tutti per il bene di Lanciano», dice Di Fonzo, «ma posso dare un contributo notevole al rilancio di questa città avendo al mio fianco persone che sono fuori dalla politica ma che provengono dalla società civile, vero serbatoio di idee e voglia di fare. In fondo, potevo anche accordarmi con i partiti, ma bisogna essere meno politicizzati a livello amministrativo. Il mio motto è fare squadra senza avere la benché minima pressione dei partiti». Sul suo passato in politica Di Fonzo, che è stato assessore regionale di Forza Italia, non ha abiure da fare. «Non rinnego ciò che è stato», prosegue, «ma mai sono rimasto coinvolto in vicende poco limpide. Sia chiaro: non sto né con la destra né con la sinistra. Corro per andare al ballottaggio. Non sono una bella donna, ma ho un progetto concreto e al secondo turno, se ci sarà, non chiederò nulla. Punto ad amministrare la città che ha già premiato una volta le liste civiche. In me c'è solo coraggio. Ho visto e sentito amici che volevano fare le liste alternative e rompere con il passato: dove sono finiti? Sono spariti». Le liste in corsa per le comunali del 15 e 16 maggio dovrebbero essere oltre venti: una decina sono quelle stanno con Bozza; il centrosinistra, che appoggia il candidato sindaco Mario Pupillo, ne ha almeno sette. Poi ci sono i candidati sindaci Pino Valente e Donato Di Fonzo che potrebbero presentarsi con due liste civiche ciascuno. Ma c'è chi giura che non mancheranno altre sorprese, soprattutto nell'ultimora.
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