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Quale futuro per la sanità frentana? Se ne parla con l'assessore Paolucci

L'incontro, promosso da Progetto Lanciano, per discutere insieme di sanità

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LANCIANO - E' in programma per domani pomeriggio, sabato 15 novembre, alle ore 17.30, presso l'ex Casa di Conversazione di Lanciano, il convegno-dibattito "Quale futuro per la sanità frentana?". Un importante appuntamento per discutere di sanità pubblica, dei problemi sanitari dell'Abruzzo meridionale ed in particolare del futuro dell'ospedale Renzetti.
All'incontro, momento importante per discutere insieme del futuro della sanità locale, ed anche dell'ospedale Renzetti, organizzato dal movimento civico Progetto Lanciano, interverranno l'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, Mario Pupillo, nella duplice veste di sindaco di Lanciano e presidente della provincia di Chieti, il presidente della Commissione Sanità della Regione Abruzzo Mario Olivieri e Pino Valente, presidente Progetto Lanciano e vicesindaco della città frentana.

“Dopo i cinque anni terribili della gestione sanitaria del duo Chiodi-Zavattaro caratterizzati dal massacro della sanità frentana - ha dichiarato Pino Valente - con la cancellazione di posti letto, il declassamento di unità complesse in unità semplici, lo scippo dei 10 milioni di euro destinati al riammodernamento del Renzetti e l'allungamento delle liste di attesa anche per esami routinari, il popolo frentano si aspetta un deciso cambio di rotta ed impegni precisi per il rilancio del nosocomio frentano”.
”La presenza dell'assessore Paolucci - ha concluso il vicesindaco - è un segnale importante di sensibilità ed attenzione nei confronti del nostro territorio. Da questo incontro deve uscire fuori un messaggio forte e chiaro di discontinuità rispetto al passato. Gli operatori sanitari, gli ammalati ed i cittadini di un comprensorio di oltre 110.00 abitanti sono stanchi delle parole. Ci vogliono fatti concreti per ricreare quella giusta attenzione nei confronti di una struttura sanitaria che nel passato è stata fiore all'occhiello della sanità pubblica abruzzese, oggi non lo è più, ma può e deve tornare ad esserlo".

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