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Renzetti, il sindaco e l'assessore alla sanità incontrano i medici e gli addetti ai lavori

Situazione critica, Pupillo: "Ci vuole collaborazione con Asl e Regione"

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LANCIANO. Collaborazione con la direzione generale della Asl Lanciano-Vasto Chieti: è questa la strada che l’amministrazione deve percorrere per difendere la sanità frentana. E’ quanto emerso dall’incontro di martedì tra il sindaco Mario Pupillo e l'assessore Evandro Tascione,con i direttori delle unità operative dell'ospedale "Renzetti" e dei relativi Capo Sala. Una riunione a porte chiuse, quella svolta nella sala consiliare del Comune, per analizzare la situazione dell’ospedale Renzetti con chi, nel presidio, lavora ogni giorno. E i temi e problemi emersi in due ore di dibattito sono stati tanti: il dialogo, da aumentare, con la direzione aziendale; l'esigenza di lavorare in un ambiente sicuro;la situazione critica delle sale operatorie per la carenza di anestesisti; la mancanza di personale in particolare infermieristico; l'utilizzo dei tirocinanti universitari; il rinnovo tecnologico delle attrezzature; il futuro del Renzetti. “Ho voluto l'incontro - spiega il sindaco - per testimoniare agli addetti ai lavori la vicinanza e l'interessamento dell'Ente Locale ai problemi della sanità pubblica del comprensorio, e per avviare una positiva collaborazione con la direzione aziendale”. Insomma, dopo qualche tensione, Pupillo tende la mano al manager Francesco Zavattaro. E non potrebbe essere altrimenti visti i problemi emersi durante l’incontro: in primis, la carenza di personale, con la situazione critica delle sale operatorie, specie per quanto attiene alla carenza di anestesisti che impone una forzata riduzione delle sedute operatorie ed un'estensione delle liste d'attesa, e la situazione in radiologia dove mancano medici e infermieri. “Il timore maggiore - racconta Pupillo - è quello di un "declassamento" del presidio con il taglio delle unità complesse, ovvero di primari e posti letto”. Un taglio annunciato dalla Regione, non ancora reso noto dal manager Zavattaro. Sono emerse, però anche soluzioni, come ad esempio quella di chiedere alla Asl di utilizzare anche a Lanciano i tirocinanti universitari che lavorano a Chieti, per ovviare alla carenza di personale, valorizzare le attività e garantire un sostanziale miglioramento delle prestazioni. “Ma, il primo passo per far emergere le difficoltà che si vivono nell'ospedale e le possibili soluzioni, è quello di collaborare con l'azienda - conclude il sindaco - chiedendole incontri e dibattiti. Da parte del Comune è invece necessario lasciare aperte le porte agli addetti ai lavori per delineare una programmazione delle attività di competenza il più possibile vicine al cittadino".
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