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Piano sociale, le critiche della minoranza

Il centrodestra attacca la nuova programmazione: "Povera di contenuti e di qualità"

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LANCIANO. Un piano sociale senz'anima, con irregolarità formali e servizi ridotti nei numeri e sulla qualità. La minoranza di centrodestra boccia il piano sociale di zona da poco approvato. "Pur condividendo l'impianto che ripercorre quanto creato dalla precedente amministrazione - dichiara in aula Graziella Di Campli (Pdl) - non approvo questo piano che dedica risorse e attenzioni solo ai servizi indispensabili (Lineas) senza aver minimamente considerato le peculiarità territoriali". "E' un piano anonimo - prosegue la Di Campli, ex assessore alla viabilità e commercio - che potrebbe essere applicato ad una città qualunque. Manca l'impronta territoriale e non si va al di là delle linee generali imposte dalla Regione". Più caustico il capogruppo del Pdl in consiglio Manlio D'Ortona: "Ci sono evidenti irregolarità e decisioni che vanno in direzione opposta alla tutela e al benessere dei cittadini". D'Ortona fa riferimento a vizi formali del piano: "La legittimità di questa programmazione potrebbe essere messa in discussione perchè manca la firma del responsabile dell'ufficio finanze, una mancanza grave perchè il documento deve approdare in Regione e potrebbe subire rallentamenti e ritardi a causa di questo difetto formale". Altra critica l'esponente dell'opposizione la riserva alla rimodulazione del servizio offerto dal centro di aggregazione per anziani di via Salita dell'Asilo, fino a gennaio affidato ad una cooperativa privata e poi aperto ad un gruppo di volontari. "Il contratto non è stato prorogato, ma ha subito un nuovo affidamento, con modifica delle condizioni contrattuali - sottolinea - tanto che due persone, alle dieci della sera si sono viste recapitare una lettera di licenziamento dopo aver prestato per 20 anni, con passione ed impegno, la loro attività al servizio degli anziani". "La nuova giunta - conclude D'Ortona - ha fatto delle scelte precise di cui deve assumersi la responsabilità. Scelte che, spiace dirlo, non sono andate a beneficio di chi usufruisce dei servizi compresi nel piano sociale. Se questo è l'esordio dell'amministrazione Pupillo c'è da essere seriamente preoccupati".
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