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Approvato il Piano sociale di zona

La maggioranza vara il programma di interventi nel sociale per il prossimo triennio

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LANCIANO. Era una delle urgenze amministrative l'approvazione del piano sociale di zona per i prossimi tre anni. Ieri mattina, nella sala consiliare il piano è passato con l'approvazione di 14 consilieri di maggioranza e l'astensione degli 8 consilieri della minoranza presenti. Ma non sono mancate le polemiche. Innanzitutto da parte della stessa maggioranza a causa dello "sfalcio" così come l'ha definito il consigliere Alessandro Di Matteo (capogruppo di Lanciano in comune), di quasi 900mila euro di finanziamenti regionali e governativi. Il Comune integrerà i fondi al settore con 5milioni e 429mila euro attinti dalla casse comunali, circa 2milioni e mezzo di euro in più rispetto ai fondi integrati dalla precedente amministrazione. "La perdita di importantissimi contributi al settore e la rimodulazione dei servizi essenziali da parte della Regione hanno arrecato gravi danni agli utenti - ha commentato il neo assessore alle Politiche sociali Dora Bendotti (Lanciano in comune) - tuttavia abbiamo cercato di integrare dove possibile e di rimodulare alcuni servizi cercando di non lasciare indietro nessuno". E a rendere più difficile il compito della nuova amministrazione è stato anche il poco tempo a disposizione. "Ci siamo insediati appena 50 giorni fa e in 15 giorni abbiamo dovuto sentire tutte le parti sociali coinvolte - ha sottolineato la Bendotti - ho quindi dovuto privilegiare realtà a me già note e assumermi alcune responsabilità". Il piano, nonostante i tagli, prevede tuttavia delle novità. Come l'inserimento della figura del legale minorile, uno strumento di supporto importante per l'amministrazione nel trattamento di tematiche delicate come quelle relative ai bambini. E arriva anche un regolamento per il settore. "Come è stato possibile finora erogare servizi senza che ci fossero delle regole?" domanda il neo assessore. In collaborazione con la Caritas diocesana sarà inoltre avviato il progetto Gemino, una sorta di diario di bordo che consentirà di monitorare gli utenti che accedono alle strutture di supporto dei servizi sociali. In via sperimentale verrà introdotto anche il "Progetto Vita indipendente", un programma di assistenza indiretta destinato ai disabili che potranno scegliere in modo autonomo da chi essere assistiti, per quanto tempo e per quante ore al giorno. Bocciata la voce "archivio della memoria", un servizio di 8mila euro l'anno per festeggiare i cinquant'anni di matrimonio delle coppie lancianesi più longeve. Sul fronte dell'assistenza anziani sono stati confermati tutti i servizi essenziali, ma è stato rimodulato il servizio del centro di aggregazione per anziani di via Salita dell'Asilo. Il contratto alla cooperativa privata che gestisce il centro è scaduto il 30 giugno scorso, ma è stato prorogato fino a gennaio. Da allora il centro verrà affidato ai volontari della Lega del Filo d'Oro, un'operazione che consentirà di abbattere i costi e di aprire il centro anche nelle ore diurne. Gli anziani, che ora pagano 120 euro l'anno per frequentare il centro, pagheranno nel 201, 50 euro l'anno.
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