LANCIANO. Si chiude un'epoca. Con la vendita della San Marco, ieri notte in uno studio notarile di Torino, si volta pagina. La San Marco, nata a Lanciano una cinquantina di anni fa, è ora di proprietà del gruppo Stola di Torino, nota azienda piemontese che già in Val di Sangro possiede uno stabilimento, quello della Irma.
Sono però salvi i 230 dipendenti. Salvi da una crisi che aveva rosicchiato fino all'osso la fabbrica frentana leader in Italia per la produzione di guard-rail e costruzione di mezzi militari. La San Marco era da tempo in crisi. Solo nelle scorse settimane ai dipendenti sono stati pagati gli stipendi di febbraio.
Eppure le commesse e gli ordinativi ci sono. Manca, ormai da qualche anno, la liquidità . E così è arrivata la crisi e con essa la vendita. A nulla sono valsi i tentativi delle istituzioni di coinvolgere le banche. Da ieri la San Marco è proprietà del gruppo torinese.
"Siamo soddisfatti dell'accordo perchè tutti i lavoratori sono stati acquisiti dal gruppo Stola e tutte le commesse sono state mantenute - ha commentato la Fiom-Cgil in un comunicato - esprimiamo tuttavia grande rammarico per il fatto che questa città ha perso di nuovo un altro gruppo importante. Dopo Pozzolini anche la famiglia Sideri esce di scena dal panorama imprenditoriale di questa città in totale assenza delle istituzioni locali".
"Non si può più assistere passivamente a questo tipo di avvenimenti - fa appello il segretario generale Fiom-Cgil Marco Di Rocco - bisogna mettere in campo le giuste sinergie per poter difendere il nostro tessuto sociale ed economico".
LA STORIA. La San Marco Costruzioni Meccaniche nasce a Lanciano negli anni '50 per volontà del Cavaliere del lavoro (lo è diventato nel 1991 ndr) Icilio Sideri. Un uomo che ha rappresentato uno dei pilastri dell'industrializzazione abruzzese. Un industriale caparbio che si era fatto sa sè e che aveva creduto in un'idea. Prima avviando un'officina meccanica, e poi trasformandola in quella che è poi diventata la San Marco. Icilio Sideri si è spento nel 2004 a seguito di una lunga malattia.
San Marco. Un nome che ha da sempre identificato tutta l'area industriale cittadina. Icilio Sideri è stato per anni presidente della Confindustria provinciale, regionale e perfino componente della giunta nazionale dall' '86 al '97. Fu protagonista anche della vita politica, sociale e culturale del comprensorio e grande fan delle manifestazioni sportive come ad esempio il Cross del Sud.
LA MOTIVAZIONE PER IL CONFERIMENTO DEL CAVALIERATO AL LAVORO. (dal sito della presidenza della Repubblica): "Apre a 19 anni un'officina per la riparazione degli autotreni. Nel 1960 rileva una fabbrica di ribaltabili e nel giro di un paio di anni costruisce nuovi locali ed eleva a 40 il numero dei collaboratori. Nasce così la "Società San Marco S.r.l.". Ne11964 costruisce un nuovo e più grande stabilimento nella zona industriale cittadina ed inizia la produzione delle barriere metalliche stradali, collocandosi subito al terzo posto fra i produttori italiani del settore. Diventa Presidente del Sindacato Metalmeccanico, fa parte della Giunta Nazionale dello stesso Sindacato ed è eletto Vice Presidente dell'Associazione Industriale di Chieti. In un periodo di crisi, cerca sbocchi operativi in Nord Africa e dal 1976 al 1981 la gestione estera fa registrare un fatturato di 40 miliardi di lire e l'impiego di 120 lavoratori. Cessata l'attività all'estero, ristruttura l'azienda, che diventa "San Marco S.p.A." e fa nascere nel nuovo quadro societario la "Sogeco", una società di servizio. Nel 1983 è eletto Presidente dell'Associazione Industriali di Chieti e nel 1988 Presidente della Federazione Industriale dell'Abruzzo. Sta per realizzare in Val di Sangro un nuovo grande stabilimento per la produzione di manufatti per la Sevel."

