LANCIANO. Domani mattina, alle 10, il sindaco di Lanciano Mario Pupillo sarà ascoltato durante la riunione della II commissione regionale (Governo del territorio Lavori pubblici Ordinamento uffici e Enti locali), che sta affrontando la riforma delle Ater.
Pupillo presenterà ai consiglieri regionali un documento, sottoscritto dalla maggior parte dei sindaci dei comuni frentani e vastesi, in cui si chiede di non chiudere la sede Ater di Lanciano, visto che la riforma regionale delle aziende che si occupano di edilizia popolare prevede la soppressione di una sede, quella di Lanciano, e la costituzioni di 4 aziende collocate nelle città capoluogo di Provincia.
“Il documento che presentiamo non è fazioso o campanilista - sottolinea l’assessore alle politiche della casa Marcello D’Ovidio che accompagnerà il sindaco in Regione - ma un testo in cui sono riportati i dati che testimoniano la virtuosità dell’azienda”.
Si parte dai 90 anni di storia dell'ente più antico d'Abruzzo, passando per il numero degli immobili gestiti, oltre 2100 più 152 locali commerciali, dai quali si ricavano canoni per 426mila euro all'anno, per arrivare fino alla conformazione del territorio che ha un'ampiezza pari al 70% dell'intera Provincia. Elementi importante evidenziati nel documento sono anche il personale dipendente altamente specializzato, il bilancio sempre chiuso in attivo e il livello di morosità che, al 21%, è uno dei più bassi d'Italia.
Secondo i consiglieri regionali Pdl, come Nicola Argirò, invece, l’audizione di Pupillo e dei sindaci frentani, è ininfluente visto che il Pdl ha presentato un emendamento che precisa: “E' istituita un'azienda Atas (aziende territoriali per l'abitare sociale) per provincia, fatta eccezione per quella di Chieti dove oltre all'Atas di Chieti, è istituita l'Atas Lanciano-Vasto".