Accadde lo scorso 24 febbraio, quando una donna di 30 anni, rimasta insieme alla figlia, neonata di due mesi, in macchina in attesa che il marito uscisse dalla farmacia, si è ritrovata uno sconosciuto nell’abitacolo che l’ha minacciata con una pistola e l’ha trattenuta per mezz’ora guidando per le vie di Lanciano. Poi, fattosi dare la somma di 50 euro, l’uomo, in seguito identificato come Manolo Iocco, 28 anni, se n’è andato per la sua strada. Venne ritrovato soltanto due settimane dopo dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile i quali lo inseguirono all’interno dell’ospedale civile di Lanciano, dove l’uomo si era rifugiato per far perdere le sue tracce.
Ieri il GUP Marina Valente lo ha condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, con rito abbreviato, per l’accusa di sequestro di persona e rapina a mano armata. Inoltre l’uomo ha ricevuto anche una condanna ad ulteriori 3 anni di reclusione per via di altri atti criminosi commessi nei giorni precedenti e successivi a quello appena descritto (il furto di 80 euro in un supermercato a Frisa e lo scippo, non riuscito a causa dell’intervento di un passante, della borsetta di un’anziana ottantenne).
Attualmente Iocco è agli arresti domiciliari in una struttura di recupero per tossicodipendenti. A tutte le vittime l’uomo ha scritto una lettera di scuse ma, per ora, soltanto la donna sequestrata insieme alla figlia lo ha perdonato e non ha chiesto alcun risarcimento danni.