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San Vito Resort Village, il Comune: "Progetto eco-compatibile: porta soldi e posti di lavoro"

L'amministrazione dà il via alla campagna pro-resort

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SAN VITO. Manifesti affissi in paese, alla marina e a sant’Apollinare. A breve un’azione di volantinaggio porta a porta e un incontro pubblico. Il Sindaco, i componenti la Giunta comunale ed i consiglieri comunali Massimo D’Alessandro, VitoVerì, Giovanni Berghella e Giuseppe De Nobile stanchi delle polemiche, passano ai fatti e spiegano ai cittadini, secondo il loro punto di vista, cosa rappresenta per il Comune il San Vito Resort Village, la struttura ricettiva da 600 stanze, campi sportivi e teatro che la Pagliaroli Group intende realizzare su Colle Foresta, terreno trasformato dal consiglio comunale, da agricolo a turistico-ricettivo. “Vogliamo cercare di informare i cittadini perché in queste ultime settimane è stata scatenata un’accanita campagna di disinformazione sul possibile insediamento sull’area di “Colle Foreste” di una struttura turistico-ricettiva - spiega l’assessore all’ambiente di san Vito, Luigi Comini - si è sollevato un polverone che ha creato solo confusione. Il resort, innanzi tutto, non è un ecomostro: rispetta i vincoli paesaggistico-ambientali,utilizza materiali di bio-edilizia e fonti di produzione di energia alternativa. Inoltre prima di dare il via libera al progetto, il Comune ha acquisito diversi pareri tecnico-giuridici sia sulla fattibilità dell’opera che sui benefici che porterà per lo sviluppo socio-economico del paese”. E per assicurare l’ottenimento di benefici per i cittadini, l’amministrazione ha stipulato con la Pagliaroli una convenzione che prevede che la società finanzi, per una previsione di spesa di quasi 2 milioni di euro, una serie di opere pubbliche che verranno successivamente indicate dall’Amministrazione (strade, piazze, impianti sportivi); che assuma almeno 250 unità lavorative e le mantenga per almeno 5 anni pena il pagamento di pesanti penali; che non modifichi la destinazione d’uso degli immobili per almeno 20 anni. Inoltre, il Comune incasserà, tra Ici e tasse, circa 3 milioni e mezzo di euro. In pratica i soldi di un intero bilancio. “Il resort non è un “mega progetto” né comporta una“devastazione ambientale” ribadisce Comini, riferendosi alle associazioni ambientaliste che hanno fatto notare che il resort occuperà parte dei terreni del parco della costa teatina “e coloro che oggi si oppongono al progetto -la minoranza del “Gabbiano”- sono gli stessi che, quando hanno amministrato San Vito hanno sperperato il danaro pubblico, indebitato il Comune e non hanno creato occasioni di sviluppo. Ora sono persino appoggiati da ex avversari politici in cerca di vana gloria (“Occhi del popolo” ) e dai consiglieri comunali che non condividono questo provvedimento”.
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