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Stipulavano falsi contratti di energia elettrica per intascare le provvigioni

Otto persone denunciate dai Carabinieri di Casoli

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CASOLI - Una falsa identità per sostituirsi all’amministratore di un condominio e intascare le provvigioni riconosciute dalle ditte per cui lavoravano. È questa la truffa che i Carabinieri di Casoli hanno scoperto, dopo la denuncia sporta dal vero amministratore di un condominio che si è visto recapitare, da una società di riscossione tributi, delle fatture di fornitura di energia elettrica mai pagate, di cui lui, però, non era a conoscenza.

Otto persone sono state denunciate in stato di libertà, con le accuse di concorso in truffa, falsità in scrittura privata, uso di atto falso e sostituzione di persona. Tre di loro, due 30enni ed un 39enne, residenti rispettivamente in provincia di Fermo e Macerata, erano gli organizzatori della truffa mentre le altre cinque persone denunciate sono tutte prestanomi e risiedono nelle Marche e in Puglia.

I truffatori, utilizzando documenti contraffatti, avevano creato una falsa identità con la quale si erano poi sostituiti all’amministratore del condominio di Casoli, per stipulare dei contratti di fornitura elettrica con due ditte specializzate nel settore. Per evitare che il vero amministratore si potesse accorgere della truffa avevano anche provveduto a creare una casella di posta elettronica sulla quale far pervenire le relative fatture di pagamento. Ma per completare il raggiro e intascare le provvigioni era necessario che la loro azienda, specializzata nel procacciare contratti per conto di colossi industriali, approvasse il contratto. Per risolvere il problema si erano serviti di una segreteria virtuale acquistata online. Funzionava così: alla segreteria virtuale i truffatori avevano fornito i falsi dati del falso cliente che aveva acceso il contratto. Quando l’azienda chiamava il call center per verificare la corrispondenza dei dati anagrafici gli operatori non potevano far altro che confermare ed il gioco era fatto. Così facendo, l’azienda provvedeva a corrispondere loro le provvigioni dovute, non prima, però, di aver intascato il compenso spettante dal nuovo gestore di energia elettrica che, a quel punto, poteva erogare il servizio al nuovo cliente. 

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