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Soppressione dell'Ater, i comuni si mobilitano

Il sindaco di Lanciano ha sottoposto un documento di protesta a 76 sindaci del territorio frentano

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LANCIANO. L’unione fa la forza. E’ anche seguendo questo adagio che Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo ha invitato i suoi colleghi frentani e vastesi a scendere in campo per evitare la soppressione dell'Ater di Lanciano- Vasto prevista dalla Regione. Un invito fatto mostrando un documento in cui, nero su bianco, si chiede alla Regione di non cancellare l'azienda frentana. E sono molti i sindaci che hanno deciso di lottare, firmando il documento che Pupillo presenterà nell'audizione prevista giovedì di fronte alla II Commissione Regionale che si sta occupando della riduzione delle Ater. "Non si può cancellare un'azienda virtuosa, generare solo disservizi per gli utenti e impoverire il territorio" commenta il sindaco di Lanciano "Sopprimere l’ater frentana è una soluzione economicamente, socialmente e politicamente non valida e immotivata". E a sostegno di questa tesi l'assessore alle politiche della casa del Comune di Lanciano, Marcello D'Ovidio, mostra i dati. Si parte dai 90 anni di storia dell'ente più antico d'Abruzzo, passando per il numero degli immobili gestiti- oltre 2100 e 152 locali commerciali, dai quali si ricavano canoni per 426mila euro all'anno- arrivando alla conformazione del territorio che ha un'ampiezza pari al 70% dell'intera Provincia. E ancora: il personale dipendente altamente specializzato, il livello di morosità che. al 21 per cento, è uno dei più bassi d'Italia e un bilancio da sempre in attivo. Numeri che hanno convinto i sindaci e gli assessori dei comuni di Vasto, Rocca San Giovanni, Treglio, Mozzagrogna, Casalbordino, San Vito, Fossacesia, Torino di Sangro, Frisa, presenti questa mattina a palazzo di città per leggere il documento, a condividerlo appieno. "Non si può continuare ad impoverire il territorio frentano e vastese" ha sottolineato il sindaco di Frisa, Rocco Di Battista "cancellando enti e servizi. Che facciano l'ater metropolitana Chieti-Pescara". "La Regione ci priva dei nostri gioielli" ha aggiunto Roberto Doris, primo cittadino di Treglio "come è già accaduto con la Asl, fusa con Chieti. Una scelta che ha generato un caso e numerosi disservizi nella sanità locale". "La Regione non può fare finta di nulla e non ascoltare questo territorio" ha concluso infine l'assessore vastese alle politiche della casa Nicola Tiberio che ha evidenziato le conseguenze negative che potrebbero determinarsi con la fusione, sia nella gestione che nel controllo e nella manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
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