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Pochi utenti, saltano le stazioni di medicina turistica sulle spiagge

Confermate solo le postazioni di Fossacesia e San Salvo, sospeso il servizio anche a Bomba e Pizzoferrato

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LANCIANO. Sono soppresse le stazioni di medicina turistica di San Vito, Ortona, Francavilla. La novità arriva a partire da quest'estate e riguarda principalmente la costa frentana. L’unica “guardia medica” presente sul litorale pronta a soccorrere bagnanti e turisti in difficoltà o che accusano malori, è quella di Fossacesia. Resta in pratica privo di soccorritori in spiaggia il tratto di costa che da Fossacesia si snoda fino a Pescara. E non va meglio in montagna perché la Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha cancellato le stazioni di Bomba e Pizzoferrato. Si è abbattuta una vera e propria scure sulle stazioni di medicina turistica, le postazioni di soccorso e assistenza medica al mare dove ogni anno, dal 1 luglio al 31 agosto, i medici prestano i primi soccorsi a bagnanti punti da insetti, meduse, o che hanno problemi più gravi. La decisione è stata presa dall’azienda sanitaria sulla base dei volumi di attività registrate dalle stazioni negli anni. “I dati registrati a San Vito, Ortona e Bomba non erano tali da giustificare la presenza di una postazione medica fissa - spiegano dalla sede Asl - basti pensare che ad Ortona, ad esempio, lo scorso anno in tutta l’estate ci sono stati meno di 60 interventi. Sono invece numeri importanti quelli registrati da Fossacesia a San Salvo che giustificano la conferma delle postazioni” e, dunque, la spesa per sostenerle. Ma i bagnanti che scelgono di tuffarsi nelle acque di Rocca, San Vito e Ortona, non rimarranno privi servizi di soccorso sostiene la Asl frentana. “I soccorsi - precisa l'azienda sanitaria - saranno assicurati dai gruppi di medici di medicina generale riuniti nei nuclei di cure primarie (Ncp). Sono centri (a Lanciano uno di questi si trova in via del Mare ndc)che seguono i pazienti per 12 ore al giorno,grazie ad una rotazione di medici associati e infermieri”. Ma il servizio è assicurato solo dal lunedì al sabato, perché la domenica i centri sono chiusi e di conseguenza non è garantita la sicurezza dei bagnanti, almeno per quelli che si recano a Rocca San Giovanni o a San Vito. Oltre al disservizio per gli utenti la chiusura delle stazioni turistiche crea una affollamento ulteriore al pronto soccorso di Lanciano che ha già un carico di lavoro superiore alle proprie capacità, in termini di personale.
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