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Le borse lavoro non si toccano!!

Le Borse lavoro non si toccano I dipendenti ai quali il comune non ha riconfermato i contratti minacciano l’occupazione del consiglio comunale

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E’ stata una conferenza stampa dai toni forti quella indetta stamane da Dina Nasuti presidente  della ’“Altri orizzonti onlus” l’associazione che da anni si occupa della tutela delle famiglie e dei ragazzi che vivono il disagio mentale. Erano li i ragazzi, i padri di famiglia, colpito dal “taglio” che a loro parere è stato inferto alle “Borse lavoro” dal comune di Lanciano. Nei giorni scorsi l’assessore alle politiche sociali Dora Bendotti aveva annunciato che le “Borse” non sarebbero state bloccate, ma “rimodulate”, in modo da permettere una “rotazione” di più persone che anno dopo anno avrebbe potuto usufruire di questo reinserimento sociale che il comune offre dal 2003.Detta così, sembrerebbe quasi “giusto” o ragionevole ma ai ragazzi che dall’oggi al domani si vedono rimandati a casa chi potrà spiegarlo. Si parla di 18mila euro anni, ora ridotti a 12mila, per una busta paga che vede poco più di 200 euro per 40 ore di lavoro, non parliamo di cifre stratosferiche. “Ma a noi servono per dare un senso alle nostre vite” dice Maurizio Massimini che apre la conferenza  a nome di tutti i suoi compagni e che è quello che per primo ha alzato la voce su questo problema. Apre il suo intervento con messaggio alla stampa Maurizio alla quale affida un ruolo impagnativo “Siete il nostro unico mezzo per gridare la nostra disperazione”.Il sindaco di Lanciano ha parlato di “Postificio” di un modo per ottenere un lavoro certo, dichiara la Signora Nasuti, “…ma non è così, ci è stato detto che non è un problema del comune ma un problema sanitario, la parola ricambio ci offende profondamente, i nostri ragazzi non sono oggetti ma persone e mi dispiace cheil problema si stia risolvendo in una bagarre politica”Si invita poi l’assessore alle finanze ValentinoDi Campli a riguardare bene la situazione poiché la sua associazione non accetterà mai  i 12mila euro  proposti che porteranno un taglio di due posti riducendoli da sette a cinque.“Se i ragazzi si sono sentiti dipendenti comunali non è un male ma è la prova che le borse lavoro servono a dare loro l’aiuto necessario a farli sentire parte di un gruppo”Si annunciano anche battaglie legali se non verranno ascoltate le loro ragioni e una occupazione del consiglio comunale.
 

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