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Renzetti, niente ferie e superlavoro, la denuncia degli infermieri del Nursing Up

Il sindacato contesta il no della Asl Lanciano-Vasto-Chieti alla riduzione estiva dei posti letto

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LANCIANO. “Così non si può andare avanti”. Non si placano le polemiche da parte del Nursing up, sindacato degli infermieri, sulla decisione della asl Lanciano-Vasto-Chieti di non ridurre alcuni posti letto nei reparti di chirurgia, neurologia, geriatria,del Renzetti durante il periodo delle ferie, scattato il 15 giugno. “Il personale è già sottodimensionato - spiega il sindacato - senza un minimo di tagli dei posti letto, in alcuni reparti, non si può usufruire delle ferie”. “Non possiamo ottemperare adeguatamente al nostro mandato assistenziale,viste le ferie in corso e l’apertura dell’hospice”. E’ la referente regionale del Nursing Up Patrizia Bianchi a denunciare l’impossibilità, per gli infermieri in particolare del reparto di chirurgia di lavorare e di usufruire delle ferie senza una minima riduzione dei posti letto, come accaduto in passato. “La Direzione Medica non vuole ridurre i posti letto in chirurgia come chiesto più volte da medici e infermieri - spiega Bianchi - un taglio che è meno doloroso in estate, quando scendono i ricoveri perché non ci sono molte operazioni. In chirurgia ci sono 30 posti letto, spesso occupati da pazienti di altre unità, come Geriatria, neurologia, coperti non da 4 infermieri ma da tre, vista la carenza di personale, di conseguenza diventa impossibile ottemperare adeguatamente al nostro mandato assistenziale. La situazione peggiorerà in vista delle ferie, perché si riduce ancora di più il personale in corsia”. Ad incidere negativamente e creare altri problemi nelle corsie,è stata anche l’apertura dell’hospice, la struttura per i malati terminali inaugurata due settimane fa nell’ex casa di riposo in via Belvedere. “Per tagliare un nastro, ovviamente prima del periodo di ferie estive – fa notare la referente regionale del Nursing Up - hanno creato la nuova equipe infermieristica togliendo personale qualificato dai vari reparti del Renzetti, come la caposala dal reparto di Ortopedia: nei reparti al loro posto c’è personale di una cooperativa (18 infermieri della cooperativa La Rondine, che gireranno nei mesi estivi in tutti gli ospedali Asl, n.d.c.) ed in ortopedia si autogestiscono senza caposala. E’ normale tutto ciò? Dopo aver tanto atteso, il taglio del nastro dell’hospice non si poteva attendere fino a settembre a ferie concluse?”. Ma il sindacato solleva anche il problema della mobilità interregionale degli infermieri. “Non ancora ci sono le graduatorie del bando, scaduto il 5 maggio, della mobilità interregionale - sottolinea il Nursing Up - personale necessario in questo periodo. Ma è anche ferma la mobilità del personale di Casoli. Gli infermieri hanno diritto a godere delle ferie dopo mesi e mesi di duro lavoro aumentato per coprire i vuoti di organico, come dimostrano i circa 15 giorni di ferie arretrate che infermieri e medici hanno in media, dello scorso anno”.
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