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Abruzzo capofila contro la riforma della geografia giudiziaria

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LANCIANO - L'Abruzzo in prima linea per contrastare il decreto legislativo 155/2012, ovverosia la ridisegnazione della geografia giudiziaria. Ovverosia, quello che tra due anni potrebbe far chiudere i tribunali cosiddetti minori, tra cui Lanciano e Vasto, lasciando così il sud dell'Abruzzo, senza un presidio giudiziario.

Questa mattina, nella sala avvocati del Tribunale di Lanciano, si è a tal proposito riunito il comitato locale promotore del referendum abrogativo del decreto in questione.
Erano presenti i consiglieri regionali Gino Milano ed Emilio Nasuti, primi firmatari della richiesta referendaria, l'avvocato Crognale, l'avvocato Nigro, il presidente dell'Ordine degli avvocati di Lanciano l'avvocato Sandro Sala, l'avvocato Vassalli, i sindaci dei comuni del comprensorio e numerosi avvocati del foro di Lanciano.
Il comitato referendario è nato senza alcuna connotazione politica e con la ferma intenzione di superare ogni campanilismo. All'Abruzzo, regione capofila, si infatti unita altre 8 regioni, tra cui Calabria, Friuli, Marche, Puglia e Basilicata.

"Questa riforma porterà il taglio di quasi 100 uffici, con un aumento di spesa stimata di circa 30 milioni  - ha affermato l'avvocato Nigro - senza contare l'impoverimento del territorio, il dilagare della criminalità e un aggravio di coste per il cittadino". Questi sono alcuni dei motivi per cui la ragione della spending rewiev non convince il mondo della giustizia.

Gli intervenuti si sono soffermati sull'irrazionalità della riforma ed è proprio da qui che è nata l'idea del referendum.
Referendum a cui, si spera ancora di non dover arrivare, per un inatteso ma mai insperato cambio di rotta del guardasigilli Cancellieri.
Ma nel caso in cui questo dietrofront non ci fosse, si aspetta con ansia la decisione della Corte Costituzionale, in programma per il 20 gennaio 2014, sull'ammissibilità del quesito referendario. E una volta ottenuto il sì della Corte, si dovrà fare di tutto per raggiungere il quorum.

A Lanciano, si inizierà con la sensibilizzazione della cittadinanza per far capire a tutti che la perdita del Tribunale sarebbe una "regressione di storia", come ha detto il consigliere Milano.
Dall'8 al 10 gennaio, nei locali del Tribunale della città frentana sarà allestita una mostra storica per rimarcare, ancora l'importanza che il Palazzo di Giustizia ha avuto in città, fin dal 1832. Il 23 dicembre, invece, giorno della Squilla, prima del tradizionale scambio di auguri natalizi, ci sarà un corteo pacifico che muoverà da piazza Plebiscito, in cui verranno consegnati alla cittadinanza volantini e opuscoli, per far comprendere a tutti l'entità di ciò che sta succedendo.

Si tenterà fino all'ultimo, insomma, di invertire questa, cambiare le carte, ed evitare di togliere un presidio di giustizia in tante città d'Italia, dal Piemonte, alla Calabria, facendosi sentire e continuando a ricordare cosa si andrebbe a perdere.

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