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Commercio a Lanciano, arriva l'Economy Card

La tessera accumula punti è stata presentata da Confcommercio e consorzio Rose shop

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LANCIANO. Una formichina che solleva una casa fatta di soldi su uno sfondo verde, giallo e blu. Plastificata e simile ad una carta di credito. E’ l'economy card, la tessera che la Confcommercio ha realizzato in collaborazione con il consorzio "Rose Shop" e la Carichieti per incentivare i consumi, invogliare i cittadini a fare acquisti nei negozi convenzionati, e aiutare i commercianti ad uscire dalla crisi. Il meccanismo di funzionamento della tessera è semplice. Un cliente entra in un negozio di abbigliamento, che fa parte della rete economy card, e acquista un articolo del costo di 200 euro. Il negoziante ha deciso che la percentuale di calcolo dei punti sia del 3 per cento. Ecco che i punti caricati saranno 6, per un valore di 80 centesimi ognuno. Il credito viene caricato sulla card – in questo caso 4.80 euro - e potrà essere speso per l’acquisto di due penne in una cartolibreria. Il costo delle penne, 2 euro, sarà sottratto dal credito accumulato in punti sulla economy card: due punti e mezzo in meno sulla carta e nessun soldo tirato fuori. E’ il singolo commerciante che indica la percentuale di sconto. "E' un'iniziativa che arriva in città dopo un anno dall'avvio con buoni risultati a Chieti, Vasto, San Salvo e Francavilla per aiutare il commercio a risollevarsi dalla crisi - spiega il presidente di Confcommercio Angelo Allegrino - con la card si vuole soprattutto rivitalizzare il centro cittadino che era e deve tornare ad essere un "centro commerciale naturale". Una scommessa che si può vincere con la buona volontà e iniziative come questa". "Sono 17 i negozi già convenzioni che arriveranno a 30 entro il fine settimana" assicura Luca Montemaro, presidente consorzio "Rose shop" che riunisce i negozi della zona dei Viali. Plaude all'economy card anche l'assessore al commercio Pino Valente che precisa: "il Comune cercherà, assieme alle associazioni e agli esercenti, di adottare un piano del commercio che risolva anche il problema delle deroghe alle aperture nei festivi, degli orari di apertura e chiusura dei negozi. Il commercio deve rinascere, soprattutto in centro".
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