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Lanciano derubata

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La Virtus Lanciano della presidentessa Valentina Maio, in terra siciliana incassa la terza sconfitta consecutiva stagionale in trasferta. I Trapanesi si sono vendicati la débâcle subita nel 2012 che costò loro la promozione in serie B a favore del Lanciano. La squadra guidata da Baroni è stata agonisticamente molto valida ed accesa. Nell’ultimo quarto d’ora del primo parziale, dopo una fase in cui l’iniziativa era stata più in mano frentana che in quella siciliana, gli uomini di Boscaglia erano cominciati a salire di tono, ma la squadra abruzzese era riuscita a rintuzzare le iniziative locali, difendendosi con ordine. Nel secondo tempo si era proseguito con un sostanziale equilibrio, fino alla rete di Basso, arrivata all’incirca alla metà della seconda frazione. Subito la reazione rossonera, e dopo alcuni minuti è accaduto l’episodio che ha condizionato il risultato finale. Calcio d’angolo battuto da Mammarella, la palla viene goffamente arpionata dall’estremo difensore Nordi, il quale controlla male la palla, che prima colpisce l’interno della traversa, e successivamente varca per intero e nettamente la linea di porta confermato dal replay, ma l’arbitro Aureliano, oltre a non vedere la palla  varcare nettamente la linea di porta, non si è avveduto nemmeno , successivamente, di un netto fallo di mano commesso in area da un difensore siciliano a pochi minuti dal fischio finale, oltre a non aver mai dato l’impressione di tenere la gara sotto controllo, e né nessuno dei suoi assistenti assegnano, incredibilmente, la sacrosanta rete. Un episodio che lascia molto perplessi, se lo si associa a quello di Modena, (la rete di Babacar era viziata sia da un fuorigioco che da un fallo di mano), ed al fatto che, sebbene siamo oramai giunti alla 16esima giornata, nessun arbitro abbia mai fischiato un penalty a favore della squadra di Baroni. Inoltre, successivamente all’episodio appena descritto, Mammarella si rende protagonista di vibranti proteste, che inducono l’arbitro a mandarlo anzitempo negli spogliatoi. Anche in dieci, tuttavia, la squadra frentana ha cercato di gettare il cuore oltre l’ostacolo, e si è riversata in avanti alla ricerca di un pareggio che avrebbe strameritato, ma le parate di Nordi su tiro di Casarini prima e di Buchel poi, con la complicità dell’arbitro Aureliano, che non ha concesso un rigore abbastanza evidente per un fallo di mano in area, hanno deciso diversamente. La squadra si è mostrata viva, ed ha dimostrato di avere ancora molto da dire. Arbitri permettendo. Attualmente i frentani sono al terzo posto in classifica a quota 29, preceduti dal Palermo che staziona a quota 30, e dalla capolista Empoli a 31. Nonostante tutto, la vetta è a soli 2 punti. Sabato al Biondi arriva il Palermo di Iachini, che ha faticato non poco per avere ragione del Novara. Gli uomini di Baroni sono pronti al riscatto, ed hanno dimostrato che contro le Big sono sempre in gradi di esaltarsi. Inoltre, ci sarà l’opportunità di effettuare il sorpasso ai danni dei rosanero. Quale migliore occasione per togliersi l’ennesima soddisfazione.

 

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