Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona si uniscono per combattere contro la chiusura dei loro tribunali e contro i tagli indiscriminati che sempre di più impoveriscono queste città dei servizi più essenziali.Purtroppo secondo la riforma della geografia giudiziaria in vigore da settembre i quattro palazzi di giustizia sono tra quelli destinati a chiudere e, solo una proroga,in atto per l'inadeguatezza di quello chietino ed aquilano ne prolungherà la vita fino al settembre 2015.Proprio per tale motivo le quattro amministrazioni comunali hanno deciso di combattere insieme,sancendo ieri mattina a Vasto un patto comune d'intesa.Il Sindaco di Avezzano Di Pangrazio ha ribadito che :"Non si possono fare tagli come questo ad un interritorio molto importante come quello marsicano e vista l'imponenza del tribunale di Avezzano una sua eventuale chiusura o trasferimento comporterebbe soltanto ulteriori sprechi e costi di gran lunga superiori a quelli attuali inclusi gli indennizzi al personale che verrà trasferito,senza voler considerare le parcelle degli avvocati che aumenteranno enormemente a discapito dei cittadini". Per questo annuncia ancora il primo cittadino marsicano "E' stata elaborata una delibera che verrà sottoposta ai consigli comunali, perché il tribunale non interessa solo agli avvocati, ma anche i titolari delle attività commerciali che vivono attorno alla sede giudiziaria e tutti i cittadini”. Ma il problema della chiusura dei tribunali non è solo abruzzese infatti nelle 31 città d'italia dove i palazzi di giustizia sono già stati chiusi o sono in via di chiusura sono stati costituiti numerosi comitati che puntano sul referendum per abrogare la riforma della geografia giudiziaria. Cosa che è già avvenuta ad Avezzano ed è in via di definizione a Lanciano. Proprio a tal proposito il Sindaco Mario Pupillo tiene a ribadire che “Stiamo preparando uno studio sulla crescita dei costi derivante dall’accorpamento di Vasto e Lanciano al Tribunale di Chieti, costi esorbitanti che si aggirano intorno ai 10 milioni di euro in più ogni anno a carico dei cittadini". Ma questo patto tra comuni nasce anche per la difesa e valorizzazione dei i territori periferici,per far si che si possa evitare la perdita di servizi causata dai tagli indiscriminati che rischiano di trasformare in dormitori i centri non capoluogo di provincia. Una difesa totale del territorio dunque che vada dalla sanità, passando per i trasporti pubblici e per far aumentare e non diminuire i necessari finziamenti vitali per garantire le prestazioni pubbliche essenziali.

