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“Internamento e Resistenza in Abruzzo”: se ne è discusso ieri a Lanciano in in convegno internazionale

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La data del 3 ottobre 2013 rimarrà alla storia perché il convegno storico internazionale “Internamento e Resistenza in Abruzzo” tenutosi presso il Polo Museale di Lanciano ha avuto momenti di grande intensità emotiva ed emozionale oltre che di importanza storica accademica. Erano presenti relatori e personaggi di spicco: Klaus Voigt dell’Università di Berlino, Costantino di Sante dell’Istituto storico di Pesaro, Carlo Spartaco Capogreco dell’Università della Calabria, Enrico Modigliani del Progetto Memoria del CDEC (Centro di Documentazione Ebraica di Roma), Metka Gombac Archivio di Stato di Lubiana (Slovenia), Giulio Lucchetta Università D’Annunzio di Chieti-Pescara e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Senatore Giovanni Legnini. Il prof. Gianni Orecchioni, storico, è stato il regista e l’ideatore di questa magnifica giornata. Dopo una mattinata dedicata alla intitolazione di una strada a Maria Eisenstein, l’autrice del famoso libro “L’Internata n° 6”, nel pomeriggio si è avviata la discussione e la presentazione dei tanti lavori portati avanti da studiosi di tre nazioni europee. Questi lavori, partiti da luoghi diversi e per motivi diversi, ricerche sulla shoah, sulla resistenza italiana, sui campi internati, su singole persone e famiglie o per la ricerca di chi ha aiutato gli ebrei a salvarsi, hanno trovato un punto di incontro e una conclusione qui a Lanciano, come tanti nodi che giungono al pettine. Tante storie, tanti nomi, tante vicende eccezionali, tante coincidenze, un libro unico e straordinario “L’Internata n° 6” pubblicato già nel 1944 con la guerra ancora in corso, una rivolta di giovani che anticipa i tempi. Tutte queste concomitanze a Lanciano fanno capire quale focolaio di idee, pensieri e persone c’era. Avvenne, sett’anni fa, fra le nostre piazze, le nostre vie, qualcosa di unico che gli studiosi di tutta Europa stanno scoprendo e studiando.
Molto emozionante è stata in particolare la presentazione delle due donne nate a Lanciano nel 1942 da donne internate nella nostra città e il racconto che una di loro ha fatto del loro internamento e della loro fuga verso il sud Italia. Si sono rincontrate dopo sett’anni. Il pensiero è andato poi a quegli internati meno fortunati che furono trasferiti al campo di concentramento di Auschwitz trovando la morte.

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