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Il saluto di Filippo Paolini: "Dieci anni entusiasmanti"

L'ex primo cittadino fa un bilancio dei suoi due mandati e promette di restare

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LANCIANO. Dieci anni entusiasmanti. Così sintetizza l'ex sindaco Filippo Paolini due mandati a capo del governo amministrativo della città delle fiere e dei miracoli. Oggi, in una conferenza stampa di commiato l'ex primo cittadino si è lasciato andare ai ricordi, ha enunciato i progetti lasciati e a quelli ancora "cantierabili" e si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: "Non ho avuto intorno sempre persone sagge" rivela. L'EREDITA'. "Ritengo di aver fatto bene - dice subito Paolini - nella lettera che sto facendo inviare a tutti i cittadini di Lanciano mentre scrivevo tutto quello che la mia amministrazione ha fatto in questi anni mi sono reso conto di aver bisogno di dieci pagine anche se ne ho dovuto scrivere solo due. Ci sono stati oltre 30milioni di investimenti in opere pubbliche e lasciamo a Pupillo progetti cantierati e cantierabili". "Mi metto a disposizione della città e della nuova amministrazione - continua Paolini - non per soddisfazione personale, ma perchè la città ne ha bisogno. Chiunque dei nuovi amministratori voglia chiedermi un consiglio sa che può contare su di me". I PROGETTI. Sono tante le opere elencate nella lettera di commiato ai lancianesi e nel cd dato alla stampa. Tra queste spicca il Piano regolatore generale, il grande rimpianto di Paolini. Per la sua redazione e la discussione delle osservazioni l'ex sindaco ha rifiutato la candidatura alla Regione e ritardato la scelta di un candidato sindaco per le amministrative 2011. "E' un buon piano - commenta Paolini - e va approvato subito per rilanciare la città. Credo che ne siano consapevoli anche coloro che lo hanno sempre criticato". Tra i successi amministrativi l'ex primo cittadino cita anche il rilancio del quartiere Santa Rita e la realizzazione della pista ciclabile e delle piscine e la raccolta differenziata che, prima dell'ingresso dei privati nella gestione dei rifiuti, arrivava "ad oltre il 36%". E ancora, il restauro del Palazzetto dello Sport di via Rosato, il nuovo campo sportivo in erba sintetica, le nuove curve dello stadio Biondi, il museo di Santo Spirito, il Mercato Coperto, il Parco Diocleziano, i box di via Monte Maiella. "Tutto questo senza mai aumentare le tasse o le tariffe e con una pressione tributaria e finanziaria che è risultata essere sempre inferiore alla media provinciale, regionale e nazionale". I PROGETTI IN SOSPESO. E ci sono anche numerosi progetti pronti e cantierabili secondo l'analisi di Paolini. "Si tratta di progetti già approvati - spiega l'ex sindaco e pronti per essere portati a compimento". Tra questi il parcheggio multipiano di via Milano, i parcheggi accanto l'istituto magistrale De Titta, "un'opera contestata, ma di fatto utile al quartiere e alla viabilità", la nuova veste di corso Trento e Trieste, il nuovo comando della Polizia Municipale nel quartiere San Giuseppe, la rotonda di ingresso alla città (dal lato della cava di inerti) e il nuovo cimitero. "Mi auguro che la futura amministrazione faccia tesoro di quanto è stato lasciato" conclude Paolini. LA SCONFITTA ALLE AMMINISTRATIVE. "Se dovessero chiedermi perchè abbiamo perso non saprei rispondere, sono troppe le variabili che hanno concorso a questo evento del tutto inaspettato". Le responsabilità per l'ex sindaco vanno divise tra tutti, ma di certo non sono imputabili alla gestione amministrativa. Dunque di chi è la colpa? "Se avessimo fatto le primarie a settembre forse avremmo trovato un candidato - analizza Paolini - ma non ho avuto intorno sempre persone sagge". Il contesto era quello dell'analisi e approvazione delle osservazioni al piano regolatore: il primo cittadino non ha voluto sbilanciare e distrarre il consiglio dal Prg visti i tanti candidati in lizza, e la scelta si è forse rivelata un boomerang. E alla sconfitta ha concorso anche "quel vento di rinnovamento" che spira in tutta Italia anche se, esamina ancora Paolini "le civiche in politica non hanno futuro, sono destinate a morire dentro le città". IL FUTURO. Quale futuro attende ora Paolini? E' la domanda più ricorrente all'indomani dell'avvicendamento della nuova amministrazione. Un posto alla Camera e poi il Senato? "Intanto sono coordinatore cittadino del Pdl e abbiamo aperto una sede sotto i Portici comunali - sorride l'ex sindaco - la politica così in alto non mi interessa". In città si vocifera di un probabile posto in Sangritana se l'attuale presidente, Pasquale Di Nardo, dovesse essere candidato alle prossime elezioni regionali. "Non ne so niente - si schermisce Paolini - quello con la Sangritana è un progetto che va avanti da un anno, ma non conosco gli ultimi sviluppi". Di certo c'è che da lunedì il Pdl cittadino prevede una serie di incontri con tutti gli eletti, il futuro verrà strada facendo.
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