"La nostra Provincia è tra le primissime in Italia che dal 2010 spende di più per il trasporto e per l’assistenza agli studenti disabili (rapporto investimento/territorio)."
Queste le parole del presidente della provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio in merito alla questione dei servizi ai disabili.

"Quest’anno questo servizio stava per saltare - continua il presidente - in questi 4 anni per noi è stato un imperativo attivare questo servizio. Nonostante la situazione di predissesto possiamo dire che abbiamo speso 6 milioni in questo settore. Quest’anno abbiamo inserito in bilancio le stesse cifre. Il 2014 è l’anno della svolta per le Province - prosegue Di Giuseppantonio - noi, nonostante questa situazione di incertezza e il bilancio che deve essere risanato, abbiamo stanziato 1,8 milioni. Noi trasferiamo ai Comuni laddove ci sono Scuole Superiori ed il trasporto laddove ci sono Enti che si occupano di questo tipo di servizi. Questa per me è una grande soddisfazione. Mettere in primo piano questa gestione di Ente per me è un motivo di grosso vanto."

"Noi lavoriamo con una riduzione incredibile di trasferimenti, i tagli sono arrivati ad un livello insopportabile, nell’ultimo anno abbiamo avuto -22 milioni. Avendo fatto questo sacrificio, il nostro bilancio è più nobile di altri. Questo per noi è un buon esempio di amministrare che non vuole togliere la speranza - ha infine concluso il presidente della provincia di Chieti - mi dispiace che nei 400 mila euro che il Governo ha stanziato per le Scuole non ci sia stata la sensibilità di inserire questo settore”.

Favorevoli i commenti anche del presidente Anffas Chieti Gabriella Casalvieri e dell'assessore provinciale alle politiche sociali Gianfranca Mancini.
Parere favorevole anche dall'assessore alle Politiche Sociali di Lanciano, Dora Bendotti.
"Ringrazio il presidente, l’assessore e tutta l’amministrazione provinciale – dichiara la Bendotti - che con questo atto di coraggio hanno garantito un servizio nei confronti dei ragazzi disabili. Soprattutto in un periodo di crisi non si può tagliare il sociale. Mi sento in questo momento di rappresentare i Comuni perché siamo il front office e spesso ci troviamo in una situazione imbarazzante. Speriamo che questo esempio venga preso anche dalla Regione”.