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Imprenditrice lancianese si incatena a L'Aquila davanti la sede della Giunta regionale

La donna ha chiesto un incontro con Chiodi e Febbo

La Redazione
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L'AQUILA. Non è nuova a gesti eclatanti Maria (nome di fantasia), imprenditrice agricola di Lanciano. Stamane la donna, 62 anni, si è incatenata davanti la sede della Giunta regionale, ai cancelli di palazzo Silone. La richiesta, disperata, è quella di poter incontrare il governatore Gianni Chiodi e l'assessore regionale all'agricoltura Mauro Febbo. La donna è vedova dal 2002 e porta avanti un'attività agricola con le sue sole forze. Già in passato, a Lanciano, Maria aveva inscenato diverse proteste plateali arrivando perfino ad un gesto estremo pur di ottenere aiuti e sussidi in grado di mandare avanti la sua attività. Dopo vari giorni di sosta davanti Palazzo di Città con la sua auto la donna, nel 2006, è salita sul cornicione del Municipio minacciando di buttarsi. A salvarla, dopo diversi e angosciosi minuti di trattativa, un poliziotto di quartiere.
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