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Concluso l'Abruzzo Pride 2024: una settimana arcobaleno in tutta la regione

Intervista a Fabio Milillo, membro dell'organizzazione che ha coordinato la manifestazione

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"Agitate con cura": non un semplice motto ma una dichiarazione d'intenti per un impegno continuo e incessante per garantire a tutti l'accessibilità ai diritti, la pace e l'inclusione. È questo il claim che ha accompagnato gli eventi dell'Abruzzo Pride 2024, che hanno spaziato in tutta la regione per dare vita ad una settimana di colore nei centri abruzzesi. Dal 30 giugno al 6 luglio, infatti, si è svolto il ricco cartellone di appuntamenti nelle quattro province, con l'obiettivo di creare un'opportunità di celebrazione, condivisione, crescita personale e dibattito.

Il culmine si è avuto sabato a Pescara, con il corteo partito dalla spiaggia libera Madonnina del Porto e il successivo Pride Beach Party, andato avanti fino a sera. Una Pride Week che sa di festa, certo, ma anche di consapevolezza, per puntare l'attenzione sui diritti e renderli effettivamente di tutti. Ne abbiamo parlato con Fabio Milillo, uno dei volti dietro Abruzzo Pride, l'organizzazione che ha coordinato la manifestazione nella nostra regione.

"Siamo giunti alla quinta edizione di Abruzzo Pride e abbiamo confermato la struttura della Pride Week itinerante", ci racconta. "Anche nel 2024 andiamo ad attraversare le province abruzzesi con eventi culturali, di socializzazione e di formazione. Anche in questa Pride Week andremo ad analizzare alcuni dei temi di elaborazione del discorso politico, come la genitorialità, i diritti delle persone transgender, l'antispecismo, la lotta all'omotransfobia. Sarà quindi una settimana ricca di stimoli dal punto di vista sociale e politico, perché non dimentichiamo che il Pride è fondamentalmente una manifestazione di stampo politico".

Una manifestazione a cui, negli anni, l'Abruzzo ha dimostrato di rispondere con interesse e partecipazione. Spiega Fabio Milillo: "Tutta la Pride Week viene costruita in collaborazione con le associazioni territoriali, a livello strutturale abbiamo avuto assemblee e riunioni tra il coordinamento Abruzzo Pride e le associazioni aderenti: per noi la Pride Week è sempre stata sinonimo della sinergia con il territorio. Nell'edizione 2024 abbiamo 24 eventi costruiti in collaborazione con 20 associazioni territoriali più le 7 del coordinamento Abruzzo Pride". Ma, al di là di eventi come la Pride Week, a che punto siamo in Abruzzo sui diritti? 

"In Abruzzo non è presente una legge regionale contro l'omolesbobitransafobia - risponde Milillo - Le associazioni del coordinamento avevano iniziato una raccolta firme da proporre in regione quattro anni fa ma è rimasto tutto fermo. A livello nazionale, la situazione non migliora: anche in questo caso non abbiamo una legge che tuteli realmente, due anni fa il DDL Zan fu bocciato tra scrosci di applausi in Senato e negli ultimi anni si sono verificati dei veri e propri attacchi contro la comunità LGTBQIA+, basti pensare interrogazione parlamentare sull'istituto Carreggi oppure la proposta di legge sul reato universale della gestazione per altri. Va comunque riconosciuto, da parte delle università abruzzesi l'attivazione di carriere alias, che permettono alle persone transgender di accedere al diritto allo studio, tuttavia richiediamo che vengano attivate anche all'interno degli istituti superiori e anche primari. A livello di interruzione di gravidanza, accedere a questo diritto in Abruzzo non è così semplice: la maggior parte dei medici è obiettrice. Tutto questo, sia a livello nazionale che territoriale, ci porta a scendere in strada ancora con maggior agitazione e orgoglio, per attraversare l'Abruzzo con questa transumanza orgogliosa di diritti: costruiremo un Abruzzo Pride sempre più forte, gentile e orgoglioso".

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