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Piano insediamenti produttivi di Paglieta: Legambiente ricorre al Tar

Il progetto non avrebbe considerato importanti valutazioni ambientali e produttive

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PAGLIETA. Legambiente ricorre al Tar contro il Piano insediamenti produttivi adottato dal comune di Paglieta (Pip). Il piano interessa 86 ettari di terreni di cui larga parte dedicati all'agricoltura, ma, secondo Legambiente, "manca totalmente delle indispensabili valutazioni a carattere ambientale". Tra queste lacune ci sarebbero la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), la Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (Via), la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) e la Compatibilità idraulica (Ci). Mancanze che secondo l'associazione "rendono di fatto il piano illegittimo". Di qui la deposizione di diverse osservazioni e il ricorso al Tribunale amministrativo. Secondo Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente "Il piano, inoltre, risulta non conforme in merito alle disposizioni relative alla procedura di variante al Piano Regolatore Generale (PRG), al Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento (PTCP), al Piano Territoriale Attività Produttive (PTAP), al Piano Regolatore Territoriale (PRT), e incongruente rispetto agli impegni del Patto dei Sindaci". L'analisi del tessuto economico di Paglieta secondo l'esponente di Legambiente sarebbe "datata e anacronistica" perchè basata su dati del 1996 e non terrebbe conto di importanti cambiamenti territoriali e produttivi intercorsi negli anni. "A distanza di 5 anni - interviene Nelli - la nuova amministrazione comunale ripropone lo stesso documento della precedente amministrazione che, già ampiamente osservato da Legambiente, è stato bocciato dal consiglio comunale. In questo modo non si incentivano la densificazione, la riqualificazione e il riuso dell'esistente e si sacrifica una enorme quantità di suolo, grande risorsa ambientale limitata e non rinnovabile, svendendo terreni fertili in cambio di oneri di urbanizzazione e formule speculative".
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