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Fiere e Campus Automotive a Lanciano

Il Pd: "Occasione per tornare protagonisti sul teatro regionale"

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Lanciano - “Sono lontani i tempi del disinteresse del Comune di Lanciano nei confronti della Fiera e della contrapposizione di bassa politica tra Amministrazione ed Ente Fiera che portava ad interessarsi dell’Asset fieristico regionale solo come luogo di compensazione di interessi politico – personali e nulla di più”. Lo afferma Leo Marongiu, Segretario del circolo cittadino del Partito Democratico di  Lanciano.

“La decisione del Comune di Lanciano, come socio, di investire in quota parte per ripianare i debiti pregressi, su dettato della Corte dei Conti sollecitata in merito, è la dimostrazione chiara e forte della importanza strategica riconosciuta al rilancio  dell’ente fieristico e della sua attività. Nella recente assemblea dei Soci, Regione e Provincia, oltre al Comune di Lanciano, hanno garantito l’impegno a ripianare debiti. Se ciò avvenisse in tempi rapidi nelle casse dell’Ente entrerebbe una cifra tale da consentire un serio piano di rilancio che potrebbe comprendere anche l’ammodernamento strutturale, senza subordinarsi oltre misura a ipotetiche delocalizzazione che devono essere analizzate ma non aspettate senza limiti di tempo. La storia dell’Ospedale, del resto, insegna molto.

Il Comune di Lanciano – prosegue Marongiu - con uno scatto politico ed un impegno oneroso per i tempi che corrono, detta l’agenda delle priorità e riaccende l’attenzione sull’intero Abruzzo meridionale troppo emarginato e colonizzato da un centrodestra a trazione teramana. I nostri comprensori sviluppano un volume produttivo ed economico da meritare rispetto ed adeguato impegno da parte del governo regionale.

La Fiera d’Abruzzo, con sede a Lanciano, e il Campus Automotive, da realizzare in Val di Sangro, rappresentano il termometro che dà la misura dell’impegno reale delle Istituzioni regionali e dei suoi rappresentanti territoriali. Al riguardo il tentativo di derubricare la questione del Campus Automotive non può passare assolutamente e bene ha fatto, su questo punto, il capogruppo PD in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro a esprimersi con nettezza nei confronti di manovre volte a dirottare altrove l’investimento, magari disperdendolo in mille rivoli clientelari, pur nella necessità di approfondirne la governance. Insomma non si butti il bambino con l’acqua sporca.

Sarebbe opportuno – conclude Marongiu - che un confronto su questa tematica venisse approfondito con serietà, dati alla mano e in una sede istituzionale che potrebbe essere il Consiglio Comunale di Lanciano alla presenza di attori regionali chiamati ad esprimersi con chiarezza e trasparenza e con tutti i sindaci del comprensorio.

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