L’Associazione contrAppunto, nell’ambito del Festival della Memoria. Tra visualità e narrazione: immagini, miti e racconti,
presenta il libro I pastori che dormono. Il presepe Antinori in viaggio da Aquila a Lanciano.
Il libro è stato scritto per raccontare parte della storia di un presepe monumentale che, per le sue peculiarità, identifica le caratteristiche di esecuzione in uso nelle botteghe artigianali del 1600."
Ne sono autori Giacomo e Gaetano de Crecchio, l’uno ricercatore, l’altro etnografo visuale; con la complicità dei compagni di viaggio si sono impegnati al raggiungimento dello stesso scopo, far conoscere questo presepe seguendo due vie parallele.
E' stato questa il tema principale della conferenza stampa tenutasi stamane in Comune alla presenza del Sindaco Dott. Mario Pupillo e del suo Vice e assessore alla cultura Pino Valente. Un evento questo di tale portata da meritare una "tre Giorni", il primo appuntamento è per sabato 1 dicembre al polo museale alle ore 17, dove verrà presentato il prezioso volume “I Pastori che dormono”.
Il sindaco ha parlato di un vero e proprio evento per la città di Lanciano , un patrimonio dimenticato all'interno del convento della Chiesa di Sant'Antonio che grazie alla tenacia di Giacomo de Crecchio ha potuto finalmente far conoscere alla città la sua esistenza.
Un lavoro di anni quello dei De Crecchio fatto di tanta cura, passione studio e infinita attenzione del particolare che a ragione porteranno secondo il dott. de Crecchio "Ad essere Lanciano NO la città dei presepi ma la città DEL PRESEPE”.
Dei 145 pezzi originari del presepe ne rimangono 107 un numero che tuttavia fa di quest’opera la più imponente attualmente in circolazione” neanche Napoli” dice il ricercatore “possiede nulla di simile”.
Il secondo appuntamento sarà quello del 28 dicembre presso il circolo Pickwick alle ore 18 con una proiezione audiovisiva dal titolo “Quando l’amore per il presepe diventa una passione”.
Ultimo incontro il 12 gennaio, sempre al Polo Museale, con una conferenza dal tema “Diario di una scoperta” e proiezione dell’audiovisivo “Custodi di un mondo in terracotta”.
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