Lanciano - Dopo due giorni di sciopero bianco, un flash mob di protesta e giornate informative, il Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Lanciano ha deciso di occupare per ribellarsi alla proposta di legge sulla riforma sulla scuola.
Non sono i soliti ragazzini che occupano per il gusto di farlo. Sono ragazzi informati e che hanno voglia di informarsi. Sono ragazzi che, per quanto Lanciano sia una piccola realtà, nel loro piccolo vogliono mettercela tutta e cercare di dare il massimo.
Nei giorni informativi e nei due giorni di sciopero bianco, gli studenti hanno organizzato corsi, in collaborazione con i professori, per parlare della situazione socioeconomica del nostro Paese, della legge di stabilità e per informare i più piccoli su cosa sia questa legge Apre di cui parlano tutti.
Prima di iniziare con l’occupazione hanno organizzato un silenzioso e pacifico flash mob. Tutti gli studenti del Liceo Classico si sono messi compostamente in fila, con un libro in mano, simbolo della cultura che alacremente difendono, ed per qualche minuto hanno bloccato il traffico in via del Mare.
L’affluenza è molto alta tra i ragazzi, anche perché di corsi ce ne sono molti e sono tutti molto interessanti. In settimana è previsto un cineforum in cui l’oggetto sarà proprio la protesta. E nei giorni scorsi anche il tema della musica è stato utilizzato come ponte tra i giovani e la protesta. E l’utilizzo di argomenti ed interessi cari ai ragazzi per sensibilizzarli su temi attuali è un buon compromesso.
Questa protesta è stata sostenuta anche dagli stessi professori che condividono dubbi e perplessità su questa riforma, tanto da aiutare i ragazzi nell’organizzazione dei corsi e nella diffusione dell’informazione.
Venerdì è previsto un corteo a cui parteciperanno tutte le scuole superiori di Lanciano e sabato, i più stoici partiranno alla volta di Roma per lo sciopero nazionale.
Possiamo essere più o meno d’accordo su queste forme di protesta o su questa o quella legge, ma quando sentiamo dire dai ragazzi “protestiamo perché per noi la scuola è sacra”, possiamo solo constatare che i giovani non sono tutti bamboccioni ma c’è ancora chi lotta per le proprie idee.

