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Lanciano amministrative: il centrodestra interviene sulla sanità

E sul premio di maggioranza Di Stefano annuncia. "Abbiamo ragione noi"

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LANCIANO. "Ci sono temi importanti che sono stati strumentalizzati in campagna elettorale". Così Ermando Bozza, candidato sindaco per il centrodestra interviene nel pieno del fermento politico in vista del ballottaggio. Con lui anche il senatore e vice coordinatore regionale del Pdl Fabrizio Di Stefano. Il primo dei temi affrontati è la sanità. "Non è vero che il sindaco Paolini non ha fatto nulla - precisa subito Bozza - si è perfino incatenato davanti l'ospedale Renzetti". "E non è vero che Lanciano e il suo ospedale saranno penalizzati - chiarisce Di Stefano - anzi, sabato 4 giugno a proprio a Lanciano, in via Belvedere, sarà inaugurato "Alba Chiara", un hospice per cure palliative". E secondo l'articolo 20 della programmazione sanitaria regionale, ci sarebbero i fondi per finanziare la creazione di quattro nuovi ospedali: a Giulianova, Avezzano, Lanciano e Vasto. Di Stefano poi prende di mira i due candidati delle liste civiche che hanno scelto l'apparentamento con la coalizione del centrosinistra. "Come può Pino Valente dire che un sindaco può riscrivere un piano sanitario regionale?". Proprio all'ex alleato politico Donato Di Fonzo il senatore Pdl lancia il suo affondo: "Non si può fare politica per rancore, così non si fa il bene della città". E sono ancora altri i temi che il centrodestra prende a cuore. Come l'accusa di spoliazione della città con lo spostamento della Motorizzazione civile, della sede Ater e del Tribunale. "Ci sono accordi in regione per mantenere inalterato sul territorio il numero delle Ater" precisa Di Stefano. Sul Tribunale è Bozza a parlare: "Sono decisioni governative, quello che possiamo fare è proporre piani alternativi per evitare che i piccoli tribunali vengano chiusi. Il nostro è accorpare le municipalità di Lanciano e Ortona, in questo modo salvaguardiamo la nostra città". L'ultimo argomento affrontato è sull'ipotesi del numero dei seggi in consiglio comunale. Quella del centrodestra è che, in caso di vittoria di Mario Pupillo, il centrosinistra si troverebbe a governare con 12 consiglieri di maggioranza e 12 di opposizione per effetto del risultato dei voti di lista del centrodestra che superano il 50%. "E' la stessa situazione accaduta con la giunta D'Alfonso a Pescara - sottolinea Di Stefano - quando ha vinto il ballottaggio nel 2003 si è trovato con 19 consiglieri di centrosinistra e 21 di centrodestra. Ho sentito il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che mi ha detto che il Governo, in queste situazioni, manterrà la posizione avuto finora e che è quella che ci avvantaggia".
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