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Riordino delle Province

Il Vice Sindaco di Lanciano Pino Valente: “Non è più tollerabile avere cittadini di serie A, quelli che risiedono nei capoluoghi di provincia, e cittadini di serie B, tutti gli altri”.

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Lanciano - “Ẻ ormai sotto gli occhi di tutti che la questione del riordino delle Province si sia trasformata in una “guerra tra potentati” politici per il mantenimento dei  privilegi. Nel dibattito che si è aperto nessuno pensa ad uno sviluppo equilibrato ed omogeneo di tutto il territorio abruzzese”.

 

Sono le parole del Vice Sindaco di Lanciano, Pino Valente, che interviene per manifestare apertamente la sua posizione: “Avevamo ragione quando, anni fa, abbiamo iniziato la nostra battaglia per una maggiore autonomia del territorio frentano. Era sotto gli occhi di tutti la concentrazione di potere e risorse economiche nell’area metropolitana a scapito dell’Abruzzo meridionale. Ancora oggi tutti, infatti, vogliono mantenere lo status di città capoluogo perchè sono tanti, sicuramente troppi, i vantaggi che ne derivano”.


“Nel frattempo noi di Progetto Lanciano al progetto di neocentralismo incentrato ancora sul ruolo delle  province contrapponiamo il protagonismo dei comuni che dovranno essere il vero motore propulsore per il rilancio del sistema Italia. Comuni che dovranno avere maggiori competenze, maggiori risorse, maggiore autonomia”.

 

“Per troppo tempo – continua Valente - con amministrazioni e politicanti diversi, l'area teatina ha mortificato la gran parte dell'Abruzzo meridionale, dei suoi cittadini e con essi il motore pulsante dell'economia. Il problema del riequilibrio delle competenze e delle risorse è un problema serissimo che tutti stanno sottovalutando: non è più tollerabile avere cittadini di serie A, quelli che risiedono nei capoluoghi di provincia, e cittadini di serie B, tutti gli altri”.


Non usa mezzi termini, Valente, che continua: “Chieti non dovrà essere il capoluogo di nessuna Provincia futura, non è ipotizzabile premiare ancora una parte del territorio abruzzese che negli anni, grazie a certi politici noti a tutti, ha pensato solo ed esclusivamente a soddisfare gli interessi di pochi a scapito della collettività, e lo ribadisco, specie dell'Abruzzo meridionale, da Ortona in giù per capirci. Per questo intendo stigmatizzare il comportamento di tutta una classe politica che, ancora una volta, sta pensando solo a sé e non al bene della collettività”.

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