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Ospedale di Casoli, il Tar dichiara illegittima la chiusura

Soddisfatto il sindaco, Sergio De Luca (Pd): "Ora si riattivino subito servizi e reparti"

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CASOLI. E' illegittima la chiusura dell'ospedale Consalvi di Casoli. Lo ha deciso il tribunale amministrativo dell'Aquila a pochi giorni da un altro pronunciamento eclatante in tema di sanità, quello sull'ospedale di Guardiagrele a sua volta illegittimamente ridimensionato secondo il Tar. E arriva così un'altra bocciatura al piano Chiodi-Baraldi che avevano disegnato un progetto sanitario contestato da sindaci, cittadini e utenti degli ospedali del territorio del Sangro-Aventino. Memorabile la battaglia del sindaco di Casoli, Sergio De Luca (Pd), che contro la chiusura del Consalvi aveva messo in atto proteste eclatanti fino allo sciopero della fame. Il Tar gli ha dato ora ragione: l'ospedale non può essere chiuso. "La bocciatura è su tutti i fronti - sottolinea il primo cittadino - non solo sono state infrante le leggi regionali vigenti (la n.5 del 2008 ndc) e si è calpestato il diritto alla salute sancito dall'articolo 32 dalla Costituzione italiana, ma si sono soprattutto cancellati i servizi che garantiscono la salvezza della vita dei cittadini delle aree interne". "Chiodi - prosegue De Luca - anziché continuare a ricercare soluzioni amministrative e legali ai disastri che ha commesso deve semplicemente prenderne atto e dimettersi insieme alla Baraldi. L'ottenimento del miglioramento del deficit sanitario che tanto lo lusinga, ottenuto cancellando tutti i servizi che garantiscono i livelli essenziali di assistenza alla gran parte degli abruzzesi, è un risultato negativo soprattutto quando conserva dei privilegi sanitari nella sua Provincia e a favore delle cliniche private". Per il sindaco, appena rieletto con uno scarto di oltre mille voti, "E' indicibile che sia stato chiuso l'unico reparto pubblico di Riabilitazione con 25 posti letto nella ex Asl Lanciano Vasto presente al Consalvi di Casoli, che operava efficacemente rispettando il tasso di occupazione maggiore dell'80% e con zero tasso di inappropiatezza, per poi affidare i ricoveri e i servizi riabilitativi alle cliniche private di Chieti. Tutto questo è stato bocciato, grazie a chi ha avuto il coraggio di contestare ricorrendo al TAR, per garantire democrazia, diritto alla salute e rispetto delle leggi, cose che nel terzo millennio, in un Paese moderno, devono essere assicurate a tutti i cittadini". Il Consalvi è stato chiuso il 31 agosto 2010 e trasformato in presidio territoriale di assistenza. Dopo qualche mese, prima ancora che arrivasse la sentenza del Tar, nell'ospedale sono cominciati i lavori di smantellamento delle sale operatorie e degli ambulatori. Al Consalvi è stato inoltre trasferito il distretto sanitario di base dopo la cessazione dell'attività dei reparti. Prima di quella di oggi era stata un'altra sentenza del tribunale amministrativo a far esultare Casoli. Il Tar ha infatti bloccato lo scorso dicembre le delibere del commissario alla sanità Gianni Chiodi, che prevedevano la chiusura del pronto soccorso. La richiesta di riesame era stata inoltrata dall'amministrazione comunale il 18 dicembre scorso e il Tar ha dato ragione al Comune: il pronto soccorso doveva rimanere aperto.
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