Tra le molte ripercussioni negative dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus si è riscontrato anche un considerevole peggioramento della salute mentale dei cittadini. Una delle categorie più colpite include coloro che sono stati ricoverati per periodi più o meno lunghi, in particolare in terapia intensiva. Trauma, ansia e depressione hanno interessato numerosi familiari di persone decedute in seguito a un contagio, così come il personale sanitario costretto a fare gli straordinari in una situazione di emergenza. A causa di lockdown, restrizioni al movimento e alla socializzazione, difficoltà economiche e a una situazione di generale instabilità, il disagio psichico si è diffuso tra tutte le fasce della popolazione. Donne e giovani sembrano aver subito più degli altri le conseguenze negative della pandemia. In questo contesto, la disponibilità di misure e strumenti per la tutela della salute mentale è più pressante che mai.
Bonus psicologo per avere accesso alla psicoterapia
Approvato in febbraio all’interno del decreto Milleproroghe, il cosiddetto “bonus psicologo” è una misura che mira a favorire l’inizio di un percorso di psicoterapia. La cifra destinata ai voucher per i cittadini, inizialmente fissata a 10 milioni di euro, è stata aumentata a 15 milioni di euro nell’ambito del decreto “Aiuti bis”, una delle ultime decisioni prese dal Consiglio dei ministri uscente del governo Draghi.
Può richiedere il bonus chi ha un Isee familiare inferiore ai 50.000 euro, e a ogni richiedente sarà concesso un voucher del valore massimo di 600 euro. La somma potrà essere utilizzata a parziale rimborso di un percorso di psicoterapia, scalando un massimo di 50 euro dal costo di una seduta con il proprio psicologo che l’Inps provvederà poi a rimborsare. È bene sapere che il voucher è applicabile nel caso di sessioni con psicologi psicoterapeuti in possesso di regolare iscrizione all’albo, e che abbiano fatto richiesta di aderire all’iniziativa.
Le domande per l’assegnazione del voucher sono aperte dal 25 luglio al 24 ottobre 2022 e si possono inoltrare attraverso il sito web dell’Inps. Ulteriori informazioni sono disponibili cliccando qui, insieme a dettagli più specifici su requisiti, modalità di inoltro della richiesta, e tempistiche per l’erogazione dei voucher.
La salute mentale nel post-Covid
Nelle prime settimane dall’apertura delle domande per il voucher, il numero di richieste inoltrate è già stato piuttosto consistente. Ciò non sorprende se guardiamo ai dati relativi alla salute mentale raccolti durante la pandemia da coronavirus. La prestigiosa rivista scientifica britannica Lancet ha pubblicato uno studio sull’insorgenza di nuovi casi di ansia e depressione a livello globale durante la crisi sanitaria. Le rilevazioni effettuate mostrano un aumento del 28% dei casi di depressione, e un +26% dei casi di ansia in tutto il mondo. Allo stress causato da restrizioni, paura del contagio e incertezza riguardo al futuro si sono sommate le crescenti difficoltà economiche dei cittadini. In questo panorama, anche coloro che avrebbero avuto bisogno o desiderio di supporto psicologico non sono stati spesso in grado di accedervi per l’impossibilità di sostenere i costi di un percorso di psicoterapia.
Ottenere sostegno attraverso il Sistema sanitario nazionale non è poi semplice, a causa della mancanza di risorse, strutture e professionisti. La sanità pubblica italiana ha infatti a disposizione il 50% in meno di personale specializzato nella salute mentale rispetto alla media dei paesi dell’Unione Europea. Parliamo qui di 5,3 psicologi per ogni 100.000 abitanti, una cifra certamente inadeguata per l’introduzione di una strategia preventiva, che sarebbe l’approccio più auspicabile alla tutela della salute mentale dei cittadini. Oggi i tempi di attesa per incontrare uno psicologo dell’SSN sono spesso di diversi mesi: ciò rischia di peggiorare o cronicizzare condizioni psichiche, prolungando il malessere di chi ne è colpito.