Oggi nei nomi che sentiamo citare in tv e sui media in generale scopriamo tanti ingredienti nuovi. Impariamo a conoscerli, a prendere confidenza con loro, ma sappiamo veramente cosa sono e quali sono le loro proprietà?
Tra questi c’è senza dubbio il ginseng indiano, un composto di cui ultimamente si parla spesso. Non è altro che uno dei tanti nomi con i quali si identifica l’ Ashwagandha, l’erba dai mille nomi conosciuta anche come withania somnifera. Si tratta di un ingrediente curativo molto potente, che con il suo nome fa un po’ sognare ricordando le atmosfere di Mille ed una notte ma che la scienza ha imparato ad usare per le sue proprietà. Del resto ce lo spiegano anche gli esperti di VitaVi, startup della nutrizione, specializzata nella formulazione di integratori alimentari. Proprio loro l’hanno scelta come ingrediente di punta dei suoi prodotti.
L’Ashwagandha, infatti, è un’erba orientale, molto bella anche da vedere, con fiori a campana. Ma la sua specialità sta nelle sue proprietà che bene si conciliano con il suo nome sognante. La withania somnifera, infatti, aiuta ad addormentarsi e a gestire lo stress. Insomma è una grande alleata del nostro benessere favorendo l’inclinazione al buonumore e la calma interiore. A supporto di queste proprietà ci sono diversi studi scientifici che dimostrano che l’Ashwagandha riesce davvero a mantenere le promesse.
Proprio per queste ragioni è uno degli ingredienti più usati negli integratori alimentari che supportano il benessere della persona. È considerata, infatti, un ottimo tonico-adattogeno, ideale nelle situazioni di stress dando una risposta positiva sul rilassamento ed in generale sul benessere fisico e mentale.
Ecco perché il suo estratto vegetale è prezioso nella formulazione degli integratori alimentari soprattutto quelli specifici per il rilassamento ed il sonno. VitaVi, infatti, l’ha scelta come ingredienti di punta delle sue preparazioni, in particolare, selezionando quella a marchio registrato dell’azienda Ixoreal, ricavata ad acqua dalla radice della pianta attraverso un principio di “chimica verde”, senza l’utilizzo di solventi chimici o alcol.
Proprio per questo l’estratto è ricco di molecole attive con una concentrazione costante che non è mai inferiore al 5% rispetto al peso totale. Attraverso questo processo è possibile produrre l’alternativa vegana KSM-66® dell’Ashwagandha che permette di adattarsi anche alle nuove richieste di mercato. Per questo processo, infatti, si utilizzano sostanze idrofile e lipofile senza ricorrere all’utilizzo del latte, rendendo il prodotto più sostenibile.