Prima dei Giochi un fermo di 30 giorni a causa della mononucleosi per l’azzurro. Secondo posto dopo una conduzione di gara sin dall’inizio. Il primo posto è occupato dall’americanoFinke. Gare, podio e scommesse sono tre parole che si uniscono benissimo secondo renato di topscommesse. Cliccate e divertitevi.
Tutti fregati dall’americano ma il nostro azzurro ottiene il secondoposto e medaglia d’argento. Nonostante la mononucleosi ante gara ottiene un argento in 7’42”11. Trionfa, nei primi 800 della storia delle Olimpiadi, Robert Finke con il tempo di 7’41”87.
Vittoria su Paltrinieri che fino agli ultimi metri conduceva la gara dettando il ritmo in corsia 8 imponendo il suo nuoto in una disciplina dove detiene il titolomondiale. Terzo posto per Misha Romanchuk e al limite del podio Florian Wellbrockl’iridato dei 1500.
Partenza con il turbo
Partenza a bomba per Greg, ai 100 è in testa con un tempo di 55”15 portato a 1’52”86 ai 200. Nuota laterale nella vasca di ritorno e tocca quasi la corsia. L’allungo ai 300 in 3’50”55 e nessun accenno di risposta arriva dalle corsie centrali.
L’azzurro viaggia in acqua ad una media di 29”5. Sempre in testa ai 600 con 5’48”05 ma ora arriva il contrattacco di Romanchuk e Wellbrock. Greg ai 750 ancora resiste con 7’14”02 ma all’arrivo tocca per secondo. Ottima gara.
Si parla di miracolo
“E’ poco parlare di miracolo e non ci avrei scommesso nemmeno io. Stavolta in acqua ho messo il cuore”.Le prime parole dopo aver conquistato alle Olimpiadi di Tokyo negli 800 stile libero la medaglia d’argento da parte di Gregorio.
Ai microfoni della Rai ha aggiunto“è stato bellissimo, rispetto alla batteria mi sentivo un’altra persona con una diversa mentalità, un’altra cattiveria e voglia di gareggiare. Un io amico prima della gara mi ha detto che questo tipo di finali devono essere vissute non con la testa ma con il cuore per uscirne soddisfatti.
Nella mia vita sono caduto molte volte per voler programmare tutto. Troppa testa e pensieri confusi ma è vero le finali bisogna viverle con il cuore. Sicuramente gli altri atleti stanno meglio di me a livello fisico e preparano la gara con tattica ma il cuore che ci metto è tanto”.
Coraggio in questo argento
Possiamo parlare di coraggio nel parlare della medaglia conquistata a Tokyo. Se si pensa che fino ad un mese non sapeva nemmeno se avrebbe potuto partecipare un gran risultato. Ottimismo e pessimismo si alternavano dopo la batteria per aver perso un mese di preparazione a causa di un’infezione.
L’aveva contratta subito dopo gli Europei di Budapest dove aveva vinto ben 5 medaglie di cui 3 ori. Piena di incognite la finale ma è riuscito a vincere un argento nonostante i problemi fisici perché non si può fermare chi vuole vincere.