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Entro 2 anni la Sala Emodinamica al 'San Pio' di Vasto: l'impegno di Zavattaro e Chiodi

Percorso avviato nel 2006. Previsto un investimento di 4 milioni di euro

La Redazione
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Entro 2 anni la realizzazione della Sala Emodinamica all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' di Vasto, a compimento di un percorso avviato nel 2006. E' l'impegno, ufficializzato questa mattina dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, e dal presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, relativo alla dotazione di un importante servizio sanitario per le cure cardiache nel territorio.

L'opera è inserita in un più generale quadro di ristrutturazione, ammodernamento e maggiore efficacia del blocco di Cardiologia ed Unità di Terapia Intensiva Cardiologica.

"Raggiunto il necessario equilibrio dei conti abbiamo voluto guardare al futuro mettendo in campo investimenti importanti - ha sottolineato il manager Zavattaro -. L'Emodinamica è un servizio atteso da tempo dalla comunità vastese, ma anzichè limitarci ad acquistare la sola tecnologia abbiamo scelto di ripensare completamente il sistema di gestione della patologia cardiologica nel suo complesso, al fine garantire massima efficacia agli interventi in tema di malattie cardiovascolari". I lavori saranno suddivisi in diverse fasi: la prima comporterà la creazione di una nuova area di attesa/reception e l’adeguamento degli ambulatori cardiologici. A seguire, la realizzazione del laboratorio di emodinamica (con la vera e propria sala, quella per l’impianto dei pacemaker e l’osservazione dei pazienti successiva al trattamento), ubicato nell’area attualmente occupata dall’Unità terapia intensiva cardiologica (Utic). Per consentire lo svolgimento dei lavori, i pazienti dell’Utic saranno temporaneamente accolti nelle stanze dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale. Nella fase successiva, invece, sarà eseguita la completa ristrutturazione delle aree destinate ad accogliere l’unità operativa di Cardiologia. Nel periodo di durata dei lavori i pazienti di quest’ultima saranno ricoverati presso l’Unità operativa di Medicina interna, dove saranno allestiti posti letto dotati di monitor elettrocardiografico. A ristrutturazione ultimata, il blocco cardiologico del “San Pio” cambierà completamente volto, trasformandosi in un servizio moderno, dotato di una sala di Emodinamica di ultima generazione, ambulatori cardiologici all’avanguardia e un’area di degenza con 12 posti letto (6 di Cardiologia e 6 di Utic) dotata di ogni confort per i pazienti. 

"Il nostro sostegno al progetto - ha aggiunto il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna - è noto. Lo abbiamo più volte sollecitato non per campanilismo, ma per l'effettiva necessità di riequilibrare servizi troppo spesso concentrati nelle aree metropolitane, a scapito della salute dei cittadini di questo territorio". Vista la complessità dell’intervento di ristrutturazione, i tempi per la realizzazione e completamento dell’opera sono stimati in circa due anni, a fronte di un investimento pari a 4 milioni di euro, di cui 1,5 milioni per l’emodinamica e oltre 2 milioni per i lavori. All'acquisto della dotazione tecnologica dell'emodinamica ha contribuito in modo significativo il Gruppo Alpini di Tufillo, primo a richiedere la sistemazione di un servizio del genere nel territorio, impegnato a lungo in una raccolta fondi finalizzata a sostenere l'avvio del nuovo servizio. Analoga sensibilità è stata manifestata dalla Fondazione Carichieti, che ugualmente ha offerto un contributo, rispettivamente 35mila e 10mila euro.

Grande apprezzamento per questo modello di sinergia territoriale è stato espresso dal presidente Chiodi: "Quello intrapreso a Vasto per l'emodinamica - ha sottolineato - è un esempio di welfare community che spero possa essere replicato altrove e che vede un coinvolgimento forte della comunità intorno ai progetti che riguardano la salute. Ora che questa regione ha recuperatao credibilità e diritto di autodeterminasi in tema di salute - ha aggiunto il Presidente - progetti come questo permettono di guardare al futuro con ottimismo". Tornando ai lavori, saranno apprezzabili in tempi brevissimi, invece, gli effetti di un intervento migliorativo che interesserà il Pronto soccorso, con la realizzazione della “camera calda” (area coperta e riscaldata di accesso diretto per pedoni e mezzi), di percorsi differenziati per i pazienti a seconda del codice colore assegnato: in particolare i casi gravi, a cui viene attribuito il codice rosso, avranno un ingresso dedicato, così da assicurare la migliore e più tempestiva  assistenza al malato che giunge in emergenza. Saranno inoltre ampliate e migliorate l’area dedicata all’accoglienza/triage e la sala d’attesa.
 

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