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Ricetta del giorno: pecora stufata nel paiolo

Detta anche "Pecora alla Callara"

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Oggi proponiamo la ricetta della " Pecora stufata nel paiolo ", che in Abruzzo è denominata " Pecora alla Callara". È una ricetta tipicamente montana, che prende il nome dal contenitore nel quale viene cotta ed è legata alla Transumanza dei pastori, che scendevano le greggi, dalle montagne abruzzesi, per dirigersi verso le pianure pugliesi. La Callara, è l' antico paiolo, che veniva appeso alla catena del camino, nella civiltà contadina o pastorale..Questi tipici e capaci, pentoloni in rame, col tempo, divenivano neri a causa delle fiamme e dei tizzoni che li riscaldavano. La "Pecora alla Callara", viene cotta per almeno quattro ore, di modo che la carne si sfaldi fino quasi a sciogliersi, irrorata di vino, odori, spezie e tradizionalmente condivisa con tutta la comunità, intorno alla Callara stessa.

Oggi, questa condivisione collettiva, si limita ad essere rievocata nelle sagre, in tutta la regione, essa è una delle ricette, considerata tra le eccellenze gastronomiche della regione.

Una tra le più famose sagre ad essa intitolate, è quella della "Macchia da Sole di Valle Castellana all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in provincia di Teramo e quella di Rocca Pia, in provincia dell'Aquila.

Andiamo, dunque a scoprire, come si prepara!

 

               Ingredienti ( per 6 persone ):

 

3 kg. di carne di pecora ( magra e mista)

Acqua

4 pomodori maturi ( facoltativo)

2 cipolle

5 spicchi di aglio

1 carota grande

prezzemolo

1 costa di sedano

Salvia

Timo

Rosmarino

Pepe in grani ( o bacche di ginepro)

1 litro di vino bianco

peperoncino

olio extravergine di oliva

           

               ----  Preparazione ---

Tagliare la carne come per uno spezzatino, metterla nella Callara (o in una pentola stagnata, alta e molto capace)

Ricoprirla con l'acqua fredda ed il vino bianco e lasciarla bollire per almeno un ora.

Eliminare la schiuma che esce col bollore,

Dopo aver eliminato completamente la schiuma, cambiare l'acqua di cottura e far bollire la carne per un altra mezz'ora abbondante.

Nel frattempo, tritare gli odori ( cipolle, aglio, sedano, carote ), facendole soffriggere in un altro recipiente.

Unire la carne bollita in precedenza, con l' aggiunta del rosmarino, del timo, della salvia, del pepe in grani, del peperoncino, del sale.

Allungare con acqua calda e vino bianco e continuare la cottura a fiamma bassa per un altra ora e mezza circa, aggiungendo infine, a piacere, anche i pomodori maturi ridotti in pezzi.

La carne, dovrà diventare tenerissima e non asciutta ( la lunga cottura, ne assicura il risultato )

Va' servita calda...

 

 

 

 

 

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