Qualche giorno fa l’annuncio della protesta, ieri mattina si sono radunati gli agricoltori del Sangro e del Vastese con le organizzazioni Cia, Confagricoltura e Copagri davanti alla sede del consorzio di Bonifica Sud per tornare a parlare dell’aumento dei canoni consortili.
Un’occupazione simbolica così da sollevare nuovamente la questione, data la mancata applicazione di quanto concordato in precedenza nei tanti incontri che hanno visto protagonisti i membri delle istituzioni regionali, oltre che quelle del Consorzio e le rappresentanze degli agricoltori.
Una delegazione formata da presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori, Nicola Antonio Sichetti, dal direttore Alfonso Ottaviano, dal presidente regionale Agia (Associazione giovani imprenditori agricoli di Cia) Alessandro Impicciatore, dal vice presidente provinciale Copagri, Tommaso Dell’Oso e da altri agricoltori ha infatti nella mattinata di ieri l’attuale commissario del consorzio Rodolfo Mastrangelo lamentando una situazione divenuta pesante. Il commissario, favorevole alla possibilità di una riduzione dei canoni, aveva però espresso la necessità di un intervento della Regione per un contributo straordinario necessario ad abbattere il deficit del Consorzio che ammonterebbe a 20 milioni di euro.
La protesta è andata avanti, ma già nel pomeriggio è arrivato l’invito a sedere al tavolo della Regione per discutere dell’emergenza finanziaria per l’incontro che si terrà il prossimo 29 giugno presso la sede della Regione a Pescara insieme ai rappresentanti delle associazioni professionali degli agricoltori, al commissario consortile Rodolfo Mastrangelo e i due assessori regionali all’Agricoltura e al Bilancio, Dino Pepe e Silvio Paolucci.
“La convocazione del tavolo ufficiale” come dichiarato dalle Organizzazioni “vuol dire aver colto un primo importante obiettivo, in attesa di sapere quale sarà la proposta della Regione circa l’atteso stanziamento da stanziare a favore del Consorzio di bonifica Sud, soldi che dovrebbero contribuire a far scendere i canoni consortili aumentati del 57% a partire dal 2016”.
Un primo passo verso una maggiore chiarezza e che potrebbe portare ad un accordo, mossa che gli agricoltori hanno mostrato di apprezzare sospendendo nel pomeriggio la protesta prevista anche nella giornata di oggi.