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La proposta di baratto amministrativo è rimasta inascoltata. La parola passa ai cittadini.

L'associazione #megliodomani non demorde e va avanti tra critiche e proposte.

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LANCIANO - Che i nostri amministratori si dilettino spesso ad ignorare richieste e critiche provenienti dal territorio che li ha legittimati, è cosa ormai acclarata; più difficile è capire qual è la novella “antiregola della rappresentanza”  a cui si ispirano allorché decidono di non ascoltare, (foss'anche solo per curiosità..), proposte che potrebbero apportare benefici alla cittadinanza. Poco dovrebbe importare da chi provengono.
 

Una sana intelligenza politica ed un disinteressato senso civico, basterebbero ad instaurare un dialogo costruttivo tra una amministrazione illuminata e le voci che si mostrano pronte a lavorare per la città.

Così di fatto non è nella nostra Lanciano.

L'invito rivolto dall'associazione “#megliodomani” a lavorare su un progetto di baratto amministrativo, è caduto nel vuoto, inascoltato.

Ma la nostra associazione non demorde. Se parlare non è bastato si ricorrerà ad altre forme di comunicazione. L'intenzione è quella di riproporre la questione dando l'opportunità ai lancianesi di esprimere la propria opinione sulla validità di un progetto a nostro parere dignitoso e che per questo merita la giusta attenzione da parte di  chi, in quanto amministratore pubblico, ha il dovere di trovare sempre nuove forme di salvaguardia degli interessi dei cittadini, soprattutto dei più bisognosi.

Pertanto nelle prossime settimane i membri dell'associazione organizzeranno dei sit-in lungo il corso Trento e Trieste per informare i cittadini, spiegare loro cos'è il Baratto amministrativo, diffondere la conoscenza di progetti simili già approvati in molte realtà italiane, ma anche socializzare nuove modalità di sensibilizzazione dell'amministrazione comunale.

Una compagine politica che è quasi giunta al termine del proprio mandato e si appresta ad affrontare a breve un giudizio elettorale, dovrebbe cogliere tutte le occasioni per attuare quella democrazia partecipativa e partecipata  promessa nella campagna elettorale del 2011, ascoltando i malumori e i bisogni della gente e non limitarsi a pubblicizzare opere più o meno ordinarie infiocchettate da sorpresone dell'ultimo minuto, come fossero la panacea di tutti i mali.

In realtà molte sono le questioni non affrontate, troppe le cose non fatte in questi quattro anni di governo: la vocazione turistica della città, gli interventi strutturali, la  riorganizzazione della macchina comunale ed un adeguato sostegno sociale, sono solo alcuni dei temi clamorosamente spariti dal dibattito politico.

Il risultato? Approssimazione e trascuratezza dei servizi sono sotto gli occhi di tutti... dalla scarsa manutenzione delle scuole ai mancati (..per ora!!!) bandi per gli asili nido, dalla scadente pulizia delle strade alla inefficiente raccolta dei rifiuti, dall'impoverimento culturale del centro all'abbandono delle contrade.

L' associazione “#megliodomani”, nel doveroso civile rispetto dei ruoli, continuerà a proporre spunti di riflessione su tutte quelle problematiche aperte che i cittadini vivono direttamente sulla propria pelle e non si accontenterà di un rumoroso  silenzio come risposta.
Chi ha scelto di porsi al servizio della città ha come primo dovere quello di rispondere agli elettori.
Ed è questo che ci aspettiamo dai nostri amministratori.

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