Partecipa a Lanciano News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Grande A di Giulia Caminito, presentazione e dibattito con autrice

L'incontro è inserito nel progetto Cherchez la Femme, dell'IIS Vittorio Emanuele II di Lanciano

Condividi su:

Il 14 dicembre, alle ore 17, presso il Polo museale di Lanciano, Giulia Caminito presenta La grande A, un romanzo che, a partire dall’autobiografismo, tratteggia uno scorcio di una fase per così dire scomoda della storia italiana: il colonialismo in Africa.

La presentazione, patrocinata dalla Società Italiana delle Letterate e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale donne “I colori dell’Iride”, è inserita nel progetto Cherchez la Femme, percorsi tra letteratura, arte, attualità dei Licei classico e artistico di Lanciano. Dando seguito ad una progettualità avviata già nel precedente anno scolastico con la scrittura collettiva del saggio di critica letteraria Né d’altri son che mia, l’IIS Vittorio Emanuele II organizza una serie di incontri con autrici, aperti alla cittadinanza, volti a creare dibattito intorno a questioni di centrale importanza e attualità che prendono  spunto dalla produzione letteraria e artistica a firma di donne. La Grande A, premio Bagutta per miglior esordiente 2017, si situa nel filone della narrativa post-coloniale, che va da Tempo di uccidere di Ennio Flaiano, ai lavori di Igiaba Scego a Timira di Wu Ming 2 e Antar Mohamed, narrativa  che, nonostante il crescente interesse di pubblico, è ancora tutta da scrivere – e da leggere -  in Italia.  

 Giulia Caminito è nata a Roma nel 1988 e si è laureata in filosofia politica. Suo padre è originario di Asmara, sua nonna e suo nonno si conosciuti ad Assab, la sua bisnonna fu guidatrice di camion, contrabbandiera di alcolici e personalità vivace della comunità italiana d’Etiopia e di Eritrea. Giulia oggi vive a Testaccio e lavora per una casa editrice romana. La Grande A, edito da Giunti, è il suo primo romanzo.

Io credo nella scrittura come espressione politica e sociale, anche se molti sorridono quando si parla di letteratura impegnata, soprattutto femminile, quasi fosse una bizzarra sottomarca di smalto per unghie. Dal canto mio posso dire che il passato, l’impegno civile e le lotte sociali sono attraenti ai miei occhi e quindi restituirne in forma di romanzo una testimonianza rappresenta la mia idea di scrittura adesso.

Giulia Caminito

Condividi su:

Seguici su Facebook